Diouf, punto fermo della Foppa
«Daremo ancora molto insieme»

Approdata a Bergamo due stagioni fa, si era subito fatta notare. Non solo per i suoi duecentodue centimetri di altezza, ma anche per la sicurezza con cui aveva calcato il campo alle sue prime apparizioni in?A1 e per la potenza con cui aveva bombardato oltre la rete.

Approdata a Bergamo due stagioni fa, si era subito fatta notare. Non solo per i suoi duecentodue centimetri di altezza, ma anche per la sicurezza con cui aveva calcato il campo alle sue prime apparizioni in?A1 e per la potenza con cui aveva bombardato oltre la rete.

Un talento che la Foppapedretti aveva legato a sé per tre stagioni, per cullarla e crescerla. Una talento che ha sposato Bergamo e che ora, dopo un anno di assestamento e uno da titolare, ha scelto di fare della Foppapedretti casa sua, prolungando ulteriormente il legame con la società che l'ha fatta debuttare nella grande pallavolo.

Valentina Diouf resterà in rossoblù per altre due stagioni: quella che andrà a iniziare nel mese di ottobre e la seguente, la 2014/2015. Valentina ci racconta perché: «Il mio processo di crescita non è ancora finito: ho scelto con entusiasmo di far parte ancora del progetto Foppapedretti perché qui mi sono trovata bene da subito e questo posto fa per me. E poi credo di poter dare molto alla squadra e che la squadra possa dare molto a me».

Dopo un primo anno di assestamento, quella appena conclusa è stata la stagione che ti ha visto scendere in campo da titolare. Che anno è stato?
«Infortunio a parte, è stato un campionato importante per me: sono cresciuta in tutto, anche nella gestione delle emozioni nei momenti più importanti della gara. Il fatto di far parte di una squadra giovane mi ha aiutato a entrare nel gruppo con meno difficoltà, ma ho però ancora tantissimo da imparare. Ho comunque un anno da titolare alle spalle e un anno fa gavetta: magari anch'io potrò dare qualcosa alle giovani che arriveranno... Devo comunque sempre crescere oltre che a livello tecnico e tattico anche nella gestione dei momenti difficili».

Lo scorso anno non ci sono state pressioni particolari: a una squadra molto giovane e completamente rinnovata non si chiedeva di vincere subito, eppure avete stupito tutti, arrivando al terzo posto in regular season e conquistando le semifinali di Coppa Italia e dei playoff scudetto. Ora il pubblico vorrà sicuramente di più...
«Il pubblico di Bergamo c'è sempre stato e sono sicura che ci sarà sempre. Quest'anno appena chiuso partivamo senza pressioni, ma avevamo comunque sempre voglia di vincere. E anche nel prossimo noi saremo lì per vincere. Adesso è presto per fare previsioni perché non conosco il nostro gruppo e quello delle avversarie, ma il nostro spirito sarà quello della Foppapedretti di sempre».

Se dovessi consigliare a una giovane il luogo migliore per crescere?
«La Foppapedretti è la società ideale per crescere, perché ti sostiene e ti dà un mano nei momenti di difficoltà. Bergamo poi per me è diventata un po' casa: io sono andata via presto da casa mia e quindi mi manca sempre un po', ma qui mi sono trovata subito a mio agio. Ho capito perché molte giocatrici hanno scelto di restare qui per anni e anche per questo ho prolungato il mio legame con la Foppapedretti».

Capitolo azzurro. Sarà un'estate di lavoro...
«Inizio una nuova esperienza, perché non ho mai fatto parte della Seniores e non ho mai fatto competizioni di livello così elevato. Una bellissima avventura. Credo che avrò spazio ai Giochi del Mediterraneo».

Un'avventura che ti vede guidata da Marco Mencarelli, tuo mentore nel Club Italia.
«Per me è importante, perché non mi sono ritrovata a dover ricominciare tutto da capo: mi conosce da sempre, mi ha cresciuta e sono contenta di lavorare con lui. Spero di non deluderlo».

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