Atalanta: «ok» le punte
Ma la difesa è disattenta

Cifre alla mano, l'Atalanta nelle ultime tre amichevoli ha totalizzato sette reti incassandone sei. A prima vista da assolvere la fase offensiva (tanto più perché i gol sono stati segnati a Udinese e Chievo) mentre c'è da puntare l'indice sul reparto arretrato.

Cifre alla mano, l'Atalanta nelle ultime tre amichevoli perdenti, ha totalizzato sette reti incassandone sei. A prima vista da assolvere la fase offensiva (tanto più perché i gol sono stati segnati a Udinese e Chievo, formazioni di serie A) mentre da puntare l'indice sul reparto arretrato.

Dimentichiamoci che si tratta pur sempre e solo di calcio estivo altrimenti tutte le considerazioni sarebbero da cestinare e quindi da non proporre. A perforare le porte di friulani e veneti sono state le punte Denis (3 volte) Livaja e Moralez e i centrocampisti Cigarini e Baselli.

Come dire che i bomber di ruolo hanno totalizzato 5 gol. Non male davvero specie al pensiero che la coppia d'attacco Denis-Livaja la rivedremo titolare fissa nel prossimo torneo e probabilmente pure l'argentino. La medesima dose di ottimismo è difficile trasferirla, quanto meno, per il momento alla difesa.

Lo stesso Stefano Colantuono, al termine dell'amichevole con il Chievo, ha parlato di disattenzioni da eliminare da qui al via del campionato. E dire che presi singolarmente i difensori, attualmente, titolari (Nica, Yepes, Stendardo, Del Grosso) danno sulla carta ampie garanzie di tenuta. Se poi aggiungiamo i pari ruolo Bellini, Brivio, Capelli, Canini e Raimondi in panchina parrebbe non razionale ricorrere al mercato in corso.

Ma attenzione alle contraddizioni tipiche nel calcio: sovente sulla carta o in teoria qualsiasi cosa dovrebbe filare per il giusto verso viceversa all'atto pratico accade l'esato contrario. E in tema di centrocampisti? Pronti. Il 4-3-3 che sta insistentemente proponendo il mister nerazzurro prevede l'impiego fisso di Migliaccio, Cigarini e Carmona, un coctail di qualità e aspetto agonistico di indubbio spessore per un team che non dovrà ambire allo scudetto.

Occhio, poi, a Baselli, il vice Cigarini. Insomma, disponiamo della classica zona nevralgica candidata a non deluderci ma anche in questo caso molto meglio affidarci alle inequivocabili conferme lungo la stagione sportiva.
Arturo Zambaldo 

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