Bonaventura suona la carica
«Serve ancora più impegno»

Giacomo Bonaventura suona la carica. È un'investitura a ruolo di leader, perché dopo la quarta sconfitta in 5 incontri è uno dei più giovani del gruppo a prendere le difese della stessa Atalanta, ricordando ai suoi compagni che per tornare a far punti serve ancora maggior impegno.

Giacomo Bonaventura suona la carica. È un'investitura a ruolo di leader, perché dopo la quarta sconfitta in 5 incontri è uno dei più giovani del gruppo a prendere le difese della stessa Atalanta, ricordando ai suoi compagni che per tornare a far punti serve ancora maggior impegno.

«Questo gruppo ha dei valori morali importanti - ha affermato il giocatore, classe 1989 -. Ci siamo parlati, ognuno di noi si deve guardare allo specchio per capire cosa deve fare per dare quel qualcosa in più per la squadra, perché i risultati non stanno arrivando ed è colpa nostra. Bisogna fare il bene della squadra, non guardare a noi stessi: dando qualcosa in più tutti possiamo essere più forti anche degli episodi sfavorevoli».

Sincero, duro quando serve, soprattutto ripete diverse volte il concetto del dare di più, e contro l'Udinese, in campo al Comunale domenica 29 alle 15, in casa Atalanta deve essere l'ora della sveglia.

«Il Parma ha fatto dei gol anche un po' difficili da evitare, però sono convinto che tutto deve partire da noi, dalla nostra voglia di fare, bisogna dare di più e metterci in discussione: quello che stiamo facendo non basta, tutti dobbiamo fare qualcosa di più per uscire da questa situazione. Non manca la determinazione, ci aiutiamo, corriamo molto, non è questa la ragione, durante una stagione può capitare di fare 100 e raccogliere 90, le cose possono cambiare già da domenica se diamo ancora di più. Le ultime prestazioni non sono state degne dell'Atalanta, ci aspetta un avversario da medio-alta classifica: in casa ci teniamo a fare prestazioni per riportarci i tifosi dalla nostra parte».

Dopo le prime difficili partite, Bonaventura contro il Parma è stato il migliore in campo, rimasto a Bergamo dopo un'estate che lo ha visto come protagonista mancato del mercato. «Nelle prime partite non ero al 100% adesso sto migliorando e il gol dà morale, e vale lo stesso anche per Denis, fa bene a noi, poi dobbiamo continuare a lavorare in questa maniera. Quest'estate un po' di distrazione l'ho avuta, non è facile essere accostato per tutta l'estate ad altre squadre. Ho parlato con la società, ho capito che qua potevo fare un altro anno da protagonista e quando è finito il mercato mi sono rasserenato».

Infine il giocatore atalantino difende l'operato del tecnico Colantuno chiedendo ai suoi maggior convinzione. «Ognuno di noi giorno dopo giorno deve sapere che bisogna essere convinti di fare il massimo, se adesso qualcuno non lo sta facendo, e mi ci metto anche io, bisogna fare di più per invertire la rotta. Ricominciamo a fare punti, anche senza giocare un calcio spettacolare, adesso conta quello: già vincere domenica può darci una carica per il futuro dal punto di vista del morale».
Simone Masper

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