Cigarini «L'abbiamo capito
Quello che conta è la testa»

«Mai vissuta una situazione come questa. Gioco in una squadra che può arrivare tra le prime dieci, ma anche tra le ultime tre e retrocedere. Dipende dalla testa con cui giocheremo». Luca Cigarini fa lo psicologo per raccontare l'Atalanta 2013/14.

«Mai vissuta una situazione come questa. Gioco in una squadra che può arrivare tra le prime dieci, ma anche tra le ultime tre e retrocedere. Dipende dalla testa con cui giocheremo». Luca Cigarini fa lo psicologo per raccontare l'Atalanta 2013/14.

E lui che di solito ha idee precise, per una volta lascia margini ampissimi ai pronostici stagionali. Poi dice che Denis arriverà al suo record di gol in Italia, che l'Atalanta non può prescindere da Carmona, e che quella con l'Udinese è stata la partita più bella da anni.

E dedica i sei punti in sei giorni, a suo figlio Niccolò: domenica ha compiuto cinque mesi. «Lui finalmente comincia a dormire, noi invece ci siamo svegliati. In entrambi i sensi posso dire che adesso è un altro mondo».

Cigarini è tornato Cigarini?
«Venivo da un inizio di stagione davvero negativo, lo so bene. E anch'io sono cresciuto. Non mi riusciva una gara così da tempo… forse nella stagione scorsa non ero mai arrivato a quel livello…».

Adesso arriva la Lazio.
«Bella squadra, non c'è dubbio. Ma l'Atalanta che ha battuto l'Udinese può battere anche la Lazio. E poi a Bergamo con questi perdiamo da due anni, adesso basta».

Tutto su L'Eco di Bergamo del 14 ottobre

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