Del Neri: «Un'Atalanta così
non la voglio più rivedere»

Solo mercoledì 4 marzo, con la doppia seduta di allenamento a Zingonia, si comincerà a capire quale formazione Del Neri può sperare di mandare in campo domenica 8 a San Siro contro il Milan. Martedì l'Atalanta ha lavorato in palestra e i dubbi sulle prospettive di ripresa degli infortunati nono sono fugati: parliamo di Talamonti, Guarente e Floccari. Per capitan Doni se ne riparlerà dopo la gara con i rossoneri.
Intanto il giudice sportivo ha inflitto a Manfredini l'annunciata squalifica per una giornata, a causa dell'espulsione ricevuta domenica scorsa contro il Chievo. Insomma, Del Neri ha le sue belle gatte da pelare in vista di un Milan che avrà la bava alla bocca dopo le ultime figuracce. Ma chiarisce subito che non rischierà nessuno se solo ci sarà il minimo pericolo di ricadute: il tecnico guarda al Torino, come match più importante rispetto al Diavolo.    
Quale che sia l'Atalanta che andrà in campo al Meazza, Del Neri non vuole più vedere la squadra che è finita al tappeto sotto i colpi dell'ex nerazzurro Langella e di Pellissier. In un intervista su L'Eco in edicola mercoledì 4 marzo Del Neri confessa di non aver ancora digerito il boccone amaro servitogli proprio da quel Chievo che sotto la sua guida aveva stupito il mondo. Ma guarda con fiducia al futuro: «Avevamo toppato così anche con Lecce e Reggina ma una partita sbagliata non cambia il giudizio che ho della squadra. Domenica si è fatto poco e l'assenza di punti di riferimento importanti ci è costata una giornataccia».
Plasmati e Defendi sotto tono? «È mancata tutta l'Atalanta». E «di sicuro a Milano mi aspetto un'altra squadra».
   

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