La parola ai protagonisti
Da Armstrong a Basso

Da Lance Armstrong a Ivan Basso, ecco le parole di alcuni dei protagonisti più attesi del Giro d'Italia del Centenario.
LANCE ARMSTRONG (Astana): «Comincia la mia avventura in rosa. Il mio favorito per questo Giro però è Basso, io avrò più possibilità al Tour de France, quando sarò più in forma. Cosa farò l'anno prossimo? Mi piacerebbe correre in un team tutto mio».
IVAN BASSO (Liquigas): «Sono in condizioni ottime, quelle che cercavo e volevo quando ho stilato il programma di lavoro verso il Giro d'Italia. I favoriti? Di Luca è in grande forma, così come Sastre. Ma gente come Menchov e Garzelli può infiammare la corsa».
MARK CAVENDISH (Columbia-High Road): «Voglio ripetermi, magari vincendo più di due tappe. E poi stavolta non ho intenzione di fermarmi: se starò bene, come l'anno scorso, voglio arrivare fino a Roma. Petacchi? è solo uno dei rivali da battere per essere primo».
DAMIANO CUNEGO (Lampre-Ngc): «Non posso dire che vincerò, ma di sicuro parto tra i favoriti, poi vedremo chi sarà capace di conquistare la maglia rosa a Roma. Mi sento motivato e rilassato».
DANILO DI LUCA (Lpr): «Voglio regalare un sorriso alla mia gente, vincendo una delle tappe più difficili di questo Giro: l'arrivo in quota a Blockhaus, in Abruzzo, nell'ultima settimana di corsa».
STEFANO GARZELLI (Acqua&Sapone-Caffè Mokambo): «Di sicuro bisognerà essere al meglio fin da subito per partire forte. La cronometro delle Cinque Terre sarà una delle tre o quattro frazioni decisive per la vittoria finale. La mia condizione? Non è facile dare un voto, ma sto abbastanza bene».
DENIS MENCHOV (Rabobank): «Mi piace tutto del Giro d'Italia, quest'anno poi ci sono grandi campioni. In tre settimane può accadere qualsiasi cosa. La tappa più importante sarà quella delle Cinque Terre».
CARLOS SASTRE (Cervelo): «Questo Giro mi piace. Ha un percorso duro, adatto a uno scalatore. Tutti i giorni sono cruciali, in ogni tappa lo puoi vincere ma anche perdere».

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