Diego Caccia racconta il Giro
per la redazione web de L'Eco

Tra i corridori della carovana, oltre a Pinotti e Possoni, emersi subito nel Team Columbia, sono presenti anche altri due ciclisti bergamaschi: Alessandro Vanotti, in maglia Liquigas, e Diego Caccia. Il portacolori della Barloworld, diretta da Claudio Corti, è per la prima volta al via della corsa rosa e sarà l’inviato speciale della redazione web de «L’Eco di Bergamo» per tutta la durata del Giro e ci racconterà cosa significa partecipare a una delle corse ciclistiche più importanti del mondo.

«L’esordio è stato tra i più incoraggianti - afferma il ventisettenne di Locate di Ponte San Pietro - e l’emozione non è mancata. La squadra si è classificata 12ª e ha perso solo 54’’ dai leader: nonostante qualche momento di difficoltà, abbiamo portato a termine una tappa più difficile del previsto».

L’attenzione è ora rivolta alla prima tappa in linea, da Jesolo a Trieste (156 km): «Una frazione senza difficoltà degne di nota e appare scontato un arrivo in volata. La mia squadra è completamente al servizio di Mauricio Soler: cercheremo di tenerlo coperto e per la volata aiuteremo il veloce Robert Hunteri.

Cosa ha lasciato la prima tappa nell’animo di un ciclista che realizza il sogno della sua vita partecipando alla corsa italiana per eccellenza? «Il colpo d’occhio era impressionante e la gente numerosissima. Due minuti prima della partenza ho guardato i miei compagni e nessuno s’azzardava a dire una parola, bloccati dall’importante impegno. Una volta scesi in strada sentivo la gente chiamarmi: una grandissima soddisfazione, solo alla partenza della classiche del Nord Europa ho visto questo calore».
 Simone Masper

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