Giro d'Italia: bis di Petacchi
Che conquista la maglia rosa

Zitti tutti, il più forte sono io. L'indice della mano destra portato sulla bocca, un gesto che vale più di tante parole quello di Alessandro Petacchi, che a Valdobbiadene ha conquistato il secondo successo consecutivo al Giro d'Italia e la maglia rosa.

Con Mark Cavendish attardato a causa di una caduta, la volata non ha avuto storia: lo spezzino della Lpr ha preso la ruota di Filippo Pozzato e si è scatenato, precedendo nettamente lo statunitense Tyler Farrar e Francesco Gavazzi. «Penso di aver fatto un bel numero - ha commentato Petacchi, al ventunesimo centro al Giro -. Sono andato veramente forte sulle salite, rimanendo sempre davanti. Avevo buone sensazioni e sapevo di poter prendere la maglia. In questo tipo di percorsi la squadra ha qualcosa in più delle altre e se non fosse stato per i miei compagni sarebbe stato difficile riprendere Bruseghin e Visconti. La maglia rosa è frutto del lavoro di squadra e di un grande Petacchi».

Per 158 chilometri la corsa, partita da Grado, è stata caratterizzata dalla fuga di Palumbo, Krivstov, Facci, Ignatiev e Schroeder, arrivati ad avere sette minuti di vantaggio. Nel finale, con il gruppo tornato compatto, ci sono stati gli attacchi di Malacarne e Vockler prima e di Grivko poi. La bagarre ha provocato una caduta e il plotone si è spezzato in due tronconi: ne hanno fatto le spese Menchov e Cavendish, rimasti attardati.

Sull'ultimo strappo di giornata c'è stata l'accelerazione di Bruseghin, mentre a 2 chilometri dal traguardo è stato Visconti a partire. La Lpr non ha però concesso spazio e nemmeno la sparata di Pozzato ai 400 metri dal traguardo ha scombinato i piani di Ale-jet. Dopo tutto la frazione era partita con il saluto al gruppo da parte delle frecce tricolori... Da segnalare il ritiro per caduta dello statunitense Christian Vandevelde, prima maglia rosa dell'edizione 2008.

Martedì si cambia spartito: velocisti a riposo e spazio agli uomini di classifica. Da affrontare la salita della Croce d'Aune e l'arrivo in quota a San Martino di Castrozza: 14 chilometri di ascesa con punte al 10%.

Ordine d'arrivo
1. Alessandro PETACCHI (LPR) in 4h45'27" alla media di 41,618 km/h; 2. Farrar (Usa) st; 3. GAVAZZI st; 4. CATALDO st; 5. CUNEGO st; 6. Gilbert (Bel) st; 7. GATTO st; 8. Rogers (Aus) st; 9. Lund (sve) st; 10. GARZELLI st; 12. DI LUCA st; 21. SIMONI st; 33. BASSO st; 50. Armstrong st; 62. Menchov (Rus) a 24"; 66. VANOTTI a 1'18"; 85. Cavendish (Gbr) a 1'25"; 113. PINOTTI a 1'25"; 153. CACCIA a 4'11"; 167. POSSONI a 5'42".

Classifica generale
1. Alessandro PETACCHI (LPR) in 8h50'06" alla media di 42,615 km/h; 2. Farrar (Usa) a 8"; 3. Rogers (Aus) a 18"; 4. Loevkvist (Sve) st; 5. Armstrong (Usa) a 31"; 6. DI LUCA a 40"; 7. Popovych (Ucr) a 44"; 8. Leipheimer (Usa) st; 9. Grivko (Ucr) a 45"; 10. GAVAZZI a 52"; 16. CUNEGO a 1'00"; 23. Sastre (Spa) a 1'07"; 24. BASSO a 1'11"; 27. Menchov (Rus) a 1'20"; 29. SIMONI a 1'24"; 42. GARZELLI a 1'39"; 56. PINOTTI a 1'56"; 71. VANOTTI a 2'47"; 158. CACCIA a 8'28", 166. POSSONI a 9'15".

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