Caccia: «Di Luca ci proverà
ma Menchov ormai è favorito»

Il traguardo di Roma è ormai dietro l’angolo e la carovana del Giro d’Italia è entrata negli ultimi due giorni di gara. Lo spettacolo che si attendeva alla vigilia della tappa di Napoli è stato puntualmente proposto, su un percorso a tratti pericoloso e ricco di spettatori lungo tutta la salita finale.

Denis Menchov resiste ancora in maglia rosa, anche se ora, complice l’abbuono guadagnato all’arrivo da Di Luca, il distacco è sceso a 18’’. L’abruzzese ha ancora a disposizione due tappe e l’inviato speciale web Diego Caccia scommette che la battaglia non sia ancora terminata.

«Danilo sta dimostrando grande forza e grinta. Il Giro non è ancora finito, dato che già sul traguardo di Anagni il corridore della Lpr potrebbe ancora guadagnare qualcosa». L’arrivo in vetta al Vesuvio è stato però preceduto da un lungo tratto di strada molto pericoloso: «Si sapeva che avremmo potuto trovare difficoltà sul tratto che percorreva la costa, ma non pensavo di prendere simili rischi. Bastava una goccia d’acqua e il gruppo avrebbe rischiato seriamente di essere coinvolto in una maxi caduta. Davanti a me è caduto Lance Armstrong, che però non ha riportato conseguenze».

Il corridore americano non è stato l’unico a terminare a terra. Pericolosissima e singolare è stata la caduta dell’esperto Andriotto: la sua bici è volata mentre il corridore, attaccato all’ammiraglia della propria squadra, ha strisciato con i piedi a terra per circa cinquanta metri.

Per la penultima tappa della corsa rosa il gruppo arriverà ad Anagni. «Prevedo che la Lpr - conclude Caccia - tenga unita la corsa per permettere a Di Luca di provare la volata per conquistare altri secondi. Il mio favorito resta però Denis Menchov, che anche sul Vesuvio non ha mai perso di vista il caparbio corridore abruzzese. La crono finale di Roma sarà il giudice massimo, ma non credo che il russo possa perdere la maglia».
 Simone Masper

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