L'Atalanta non conferma Malizia
«Amarezza, tristezza e delusione»

Una telefonata allunga la vita, un’altra può interrompere un rapporto che andava avanti da 17 anni. Così l’Atalanta ha dato il benservito a Nello Malizia. Un pezzo importante della storia recente del club nerazzurro non farà più parte dello staff tecnico.

Lunedì è arrivata la telefonata di Carlo Osti. Malizia era in scadenza, il contratto non sarà rinnovato, il rapporto finisce qui. Per Malizia è un fulmine a ciel sereno. Dal 1992 faceva parte dello staff tecnico della prima squadra. Ha iniziato con Lippi, per 17 anni è stato il preparatore dei portieri dell’Atalanta. Prima, da giocatore, altri quattro anni dall’84 all’88 per un totale di 13 presenze tra campionato e coppe varie.

«Non me l’aspettavo - spiega Malizia dalla sua casa di Perugia -, in questo momento provo soltanto amarezza, tristezza e delusione. Adesso non ho ancora metabolizzato il tutto, mi ci vorrà un po’ di tempo. È vero, ero in scadenza, ma dalla società non avevo più saputo nulla e quindi interpretavo questo silenzio come un assenso. Io mi stavo già preparando per cominciare la nuova stagione, mi sarebbe piaciuto continuare il lavoro iniziato con Consigli e Colombi. Poi mi è arrivata questa telefonata in cui mi veniva detto che il rapporto si interrompeva».

«Non so che valutazioni siano state fatte - continua Malizia -, in questo momento non riesco a darmi una ragione. L’Atalanta ha deciso così, era libera di farlo, ma un po’ più di sensibilità nel dire le cose magari me l’aspettavo. E poi hanno aspettato l’8 giugno per dirmelo, magari me lo avessero detto un mese e mezzo fa sarebbe stato diverso».

Per Malizia era circolata anche l’ipotesi di un incarico diverso, magari nel settore giovanile, ma a quanto pare le strade si dividono definitivamente. Il suo posto potrebbe essere preso da Massimo Biffi, preparatore dei portieri del settore giovanile, se si scegliesse la soluzione interna, oppure prendendo qualcuno da fuori.

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