Zero gol in tre gare: bilancio nero
Ma drammatizzazioni da evitare

Altra sconfitta, terza consecutiva e con l'aggravante del vantaggio numerico per l'espulsione dell'ex Tissone dal 7' della ripresa. Inoltre pesa il fatto che in 270' (recuperi esclusi) non è stato realizzato nessun gol. Si ha un bel dire che contro la Sampdoria sono stati colpiti due clamorosi pali ma l'ultimo posto in classifica con relative conseguenze è lì da vedere.

E, inesorabilmente, il confronto tra l'Atalanta di Gregucci e quella di Del Neri diventa di piena attualità. Ma al di là delle eventuali differenti strategie e scelte tecnico-tattiche da collocare sull'uno e sull'altro piatto della bilancia, il popolo nerazzurro, terra terra, è portato a pensare che con Del Neri, anche in avvio di campionato, la classifica era ben più rosea.

D'accordo che il calendario non ha teso sin qui una mano a Gregucci, ma dopo non aver raggranellato nemmeno un punto sarebbe da irresponsabili eludere i problemi emersi o ancor peggio rifugiarsi in rischiosi alibi, come la sfortuna.

Non è, comunque, il caso di puntare severamente l'indice sull'allenatore visto che il nostro mister non ha che all'attivo un paio di mesi di lavoro con il nuovo gruppo ma, ribadiamo, guai non iniziare a prendere di petto una situazione che non ammette ulteriori perdite di tempo.

Entrando nei dettagli della partita con i liguri si possono condividere le osservazioni di non pochi addetti ai lavori e tifosi sul mancato utilizzo, in corsa di gara, dell'accoppiata Acquafresca-Tiribocchi specie in coincidenza con l'espulsione del citato Tissone.

In altre parole, un atto di coraggio in più dell'allenatore avrebbe forse consentito ai nerazzurri di rendersi maggiormente pericolosi. In casi come questi, tutt'altro che compromessi, deve comunque prevalere la giusta compattezza: ci sarà da lavorare duramente, anche sul piano psiicologico, nella settimana che condurrà alla delicata trasferta di Bari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA