«Atalanta-Pistoiese combinata»
Probabile querela per Randazzo

Terremoto in casa Atalanta. L'ex dirigente Giacomo Randazzo nel suo libro «30 anni con l'Atalanta» torna sul Atalanta-Pistoiese che portò davanti ai giudici Doni, Zauri, Siviglia, Gallo e Banchelli, accusati di combine e poi prosciolti. Randazzo nutre ancora dubbi sulla sincerità dei giocatori. La società Atalanta starebbe preparando le contromisure. Querela all'orizzonte?

Terremoto in casa Atalanta. A dare lo scossone è l'ex segretario generale nonché ex presidente (per 5 mesi) Giacomo Randazzo, che nel suo libro «30 anni con l'Atalanta» spara tutt'altro che «a salve», tornando sulla famosa partita Atalanta-Pistoiese che portò davanti ai giudici Doni, Zauri, Siviglia, Gallo e Banchelli, accusati di combine. Randazzo nelle sue «memorie» scrive di avere «il grandissimo dubbio che l'illecito sia stato commesso (...) con il coinvolgimento di altri giocatori e,forse degli stessi allenatori delle due squadre». Apriti cielo. Bordate pesantissime nei confronti non solo dei giocatori che erano stati tutti prosciolti-assolti, ma anche dei due tecnici.

Dopo aver letto quelle righe, alla società nerazzurra hanno fatto tutti un salto sulla sedia. Logico aspettarsi una reazione simile. Ma c'è dell'altro, perchè - secondo indiscrezioni - la querela sarebbe già pronta. E se così sarà, stavolta davanti al giudice dovranno presentarsi Randazzo e l'editore.

Randazzo nel libro aggiunge: «E' un dubbio che mi porto dietro e che nessuna sentenza, rispettabilissima ed enunciata da grandi giuristi, riiuscirà a rimuovere». Parole pesanti anche queste perchè un conto sono le chiacchiere da bar, un conto i convincimenti di un ex dirigente atalantino. Pareri peraltro non richiesti che le parti interessate difficilmente lasceranno passare nel dimenticatoio.

C'è qualcosa che solo Randazzo conosce e ignota alla giustizia sportiva? Difficile pensare che simili affermazioni abbiano il senso di una «sparata» per far vendere copie all'editore. In ogni caso la palla rimbalza ora nella sede atalantina e non è escluso che anche i giocatori interessati stiano valutando la possibilità di adire le vie legali.




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