Manfredini: «Lavoro durissimo
per recuperare terreno in fretta»

Thomas Manfredini, centrale difensivo ventinovenne, è un ex giocatore dell'Udinese (debuttò in serie A nelle file friulane con mister Zaccheroni) e l'Atalanta se la vedrà proprio contro i bianconeri di Marino tra due domeniche, dopo la pausa per la Nazionale.  «Non posso che ringraziare - dice subito Manfredini - la società friulana per avermi lanciato nel calcio che conta. Ma non potrò pensare al mio passato nemmeno per un secondo, perché la mia concentrazione sarà tutta per l'Atalanta, visto che dobbiamo mettercela tutta per risalire la classifica».

Manfredini amplia il discorso dicendo: «Dobbiamo assolutamente uscire da questa situazione e possiamo farlo soltanto se reagiremo in modo adeguato: noi giocatori stiamo lavorando e sudando per migliorarci sotto ogni aspetto, non stiamo lasciando nulla al caso».

Inevitabilmente è stata rivissuta la sfida casalinga con il Milan: «Sono dell'idea che avremmo meritato più noi di vincere che non i rossoneri. Purtroppo abbiamo pagato l'eccessiva tensione. Lo stesso Radovanovic è stato duramente castigato per la foga di ben figurare: ma sono cose che capitano, ragion per cui a fine partita gli siamo stati vicini, rincuorandolo a dovere».

Sui nuovi metodi tecnico-tattici di Antonio Conte, Manfredini ha puntualizzato: «Il nuovo mister ha avuto la fortuna, da giocatore, di allenarsi con grandi campioni e di avere quindi fatto tesoro dell'importante esperienza. Quanto agli accorgimenti difensivi, eravamo abituati con Del Neri a difendere a zona; con Conte si è passati ad altri movimenti da perfezionare nel più breve tempo possibile».

Infine, Manfredini insiste sugli aspetti positivi: «I tre punti conquistati in altrettante gare stanno ad indicare che abbiamo intrapreso la strada giusta. L'importante è proseguire in tal senso perché, ribadisco, intendiamo cancellare al più presto questa partenza di campionato al rallentatore, una situazione alla quale non eravamo più abituati».
 A. Z.

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