Atalanta a una o due punte?
È il rebus da sciogliere a Firenze

C’è parecchia curiosità intorno alla formazione che Stefano Colantuono schiererà domenica, all’ora di pranzo, a Firenze. Prima che sui giocatori ci si chiede come li disporrà sul manto erboso dello stadio «Artemio Franchi».

Il mister atalantino si avvarrà di due punte di ruolo oppure solo di una? La logica suggerirebbe che affrontando, per di più, in trasferta un’avversaria di alta classifica sarebbe da sacrificare un attaccante. Ma nel calcio la razionalità si scontra con un pallone la cui rotondità, spesso e volentieri, ne determina l’imprevedibilità.

Un esempio fresco fresco? In pochi avevano, con ogni probabilità, condiviso per la sfida di Milano (sponda rossonera) la decisione del mister di impiegare contemporaneamente Denis e Pinilla. Sappiamo, l’esito finale strapositivo. E se sempre Colantuono fosse tentato a ricalcare quel copione? La prestazione sotto tono di domenica scorsa del Tanque potrebbe, però, non giocare a favore della doppia soluzione.

Da tenere, comunque, presente, che non manca l’alternativa Bianchi a Denis e in subordine quella legata a Boakye. Se, invece, prevalesse la strategia della prudenza giostrerebbe Pinilla con Moralez, di nuovo trequartista per eccellenza. In tal caso i quattro a centrocampo dovrebbero essere Cigarini (o Baselli) Carmona ed esterni Zappacosta ed Emanuelson considerato il convincente esordio nello spezzone con il Cagliari.

Qualora si registrasse la conferma di Pinilla e Denis, Moralez farebbe un passo indietro e la zona nevralgica del campo verrebbe completata con i citati Cigarini (o Baselli) Carmona e con punto di domanda tra Zappacosta ed Emanuelson. Per la difesa, nell’uno o nell’altro, modulo tattico, le quattro maglie saranno assegnate ai centrali Biava e Stendardo con il rientrante Benalouane a destra e Bellini a sinistra. Se la formazione è ancora in alto mare, l’obiettivo è ben chiaro: tornare a Bergamo con un risultato il più possibile positivo.

Arturo Zambaldo

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