Atalanta, benvenuto a Giovanni Sartori
Con Marino sempre direttore generale

Il benvenuto, di gran lunga superiore alla pura formalità, a Giovanni Sartori nello staff atalantino è doveroso. Un curriculum il suo, in tanti anni da dirigente nell’ambito della favola Chievo, assolutamente indiscutibile.

Il benvenuto, di gran lunga superiore alla pura formalità, a Giovanni Sartori nello staff atalantino è doveroso. Un curriculum il suo, in tanti anni da dirigente nell’ambito della favola Chievo, assolutamente indiscutibile.

Al tempo stesso va salutata con la medesima efficacia la permanenza, a Bergamo, del direttore generale Pierpaolo Marino. L’accostamento è di rigore considerato carisma, professionalità e l’autorevole modo di agire di entrambi. Premessa importante da fare prima di proseguire sull’argomento.

Antonio Percassi ha già tenuto a precisare, con estrema chiarezza, nell’incontro della squadra con i tifosi della scorsa settimana allo stadio che la proposta contrattuale a Sartori era stata concordata proprio con Marino. Come dire che l’arrivo di Sartori non avrebbe previsto l’avvicendamento dei due.

Precisazione d’obbligo, quella del presidente, per mettere a tacere sul nascere chi paventava una sostituzione al vertice operativo di Zingonia. Del resto la qualifica uffciale di responsabile dell’area tecnica attribuita a Sartori non ammette il benchè minimo equivoco. Da direttore generale, dunque, Marino continuerà a svolgere le svariate funzioni che il ruolo richiede compreso quello del punto di riferimento della proprietà.

E Sartori? Sicuramente collaborerà a stretto contatto con Marino specie per quanto concerne il coordinamento delle scelte tecniche (valutazioni sul mercato, contatti con i club italiani ed esteri e quant’altro). Una cosa è, comunque, lì da vedere: l’importante decisione di Percassi è da leggere in un ulteriore rafforzamento, nonché, specializzazione nelle mansioni all’interno della stanza dei bottoni. In altre parole si tratta di un passo (o meglio più di uno) in avanti con l’obiettivo di gestire l’Atalanta all’insegna di un prossimo futuro sempre più efficiente da qualsiasi angolo si guardi.

Arturo Zambaldo

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