Atalanta, confermarsi non è un sogno
La società ha fatto passi da big

Difficile poter pensare a una gestione migliore per cercare di mantenersi ai livelli degli anni passati.

Alcuni (anche se in netta minoranza) autorevoli addetti ai lavori mettono in dubbio la possibilità da parte dell’Atalanta di ripetere gli strepitosi risultati dell’era Gasperini. Ogni opinione merita rispetto, ma siamo di parere diametralmente opposto anche svestendo i panni di tifosi. Ma nel calcio sempre meglio non scommettere mai nemmeno cifre modeste.

Non ci sono segnali evidenti che si possa tornare indietro, tanto per cominciare, la proprietà non è cambiata di un solo componente, stesso discorso per quanto riguarda l’intera dirigenza, dal direttore generale Umberto Marini, all’operativo Roberto Spagnolo; dal direttore tecnico Giovanni Sartori fino al responsabile del settore giovanile Maurizio Costanzi.

Anche Gasperini, ormai, è al quinto anno consecutivo con il suo staffa alla guida tecnica dei nerazzurri. Il mercato ci ha sin qui rassicurato: sono rimasti a Zingonia i big e si è cercato di ampliare l’organico con innesti all’altezza. Dulcis in fundo, poi, il patrimonio-supporter. Guai sottovalutare il feeling tra società, squadra e sostenitori. Diamo, del resto, uno sguardo ad altri club in cui la difficile convivenza con la tifoseria provoca una serie di problematiche capaci di incidere anche sui risultati.

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