Atalanta da alti e bassi
Ma è in ottava posizione!

Insistere sugli alti e bassi dei nerazzurri, in questo primo terzo di campionato, non ci sembra poi tanto equo. L’ottavo posto in classifica, figlio di ben sedici punti già blindati in cassaforte, rappresenta già un’invidiabile realtà.

Insistere sugli alti e bassi dei nerazzurri, in questo primo terzo di campionato, non ci sembra poi tanto equo. L’ottavo posto in classifica, figlio di ben sedici punti già blindati in cassaforte rappresenta già una invidiabile realtà.

Eppure, l’indomani di un flop, magari non proprio annunciato, si scatenano ovunque un mare di perplessità e dubbi sulla continuazione della stagione. A noi va sino alla noia ricordare che, se il team atalantino dovesse confermarsi di domenica in domenica, sarebbe da inserire tra le grandi con la «G» maiuscola.

Ai super prudenti per natura o se preferite agli eterni scontenti chiediamo a chiare lettere perché mai l’Atalanta, di punto in bianco, dovrebbe essere predestinata a tirare il classico freno. Forse perché di colpo allenatore e giocatori potrebbero, chissà per quale motivo, perdere quelle qualità tecniche e quant’altro che ci hanno collocato nella parte sinistra della graduatoria?

E ancora: forse perché agli stessi potrebbe subentrare la mancanza di concentrazione o la volontà dell’impegno agonistico? Vero è che il calcio riserva a volte sorprese anche delle più clamorose ma esiste un limite a tutto. Domenica, alla ripresa del torneo, ci attende la trasferta con il Sassuolo, avversaria ultimamente in ripresa ma di terza fascia.

L’Atalanta è reduce dall’emozionante vittoria casalinga con il Bologna. Durante la pausa, per le amichevoli della Nazionale di Cesare Prandelli, morale e fiducia nei confronti dei nerazzurri è rimasto gradevolmente stabile. Ma il pericolo di una depressiva ricaduta a picco , statene certi signori, è dietro l’angolo nel caso di un ritorno dall’Emilia privo di sostanza. Ci siamo, del resto, abituati...

Arturo Zambaldo

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