Atalanta, da Paloschi e Sportiello
il via all’operazione risalita?

Sognare, si dice, non costa nulla. Ma magari è solo il caso di auspicare il riscatto di Sportiello e di Paloschi contro il Torino.

Dopotutto tiriamo in ballo giocatori di spessore, non mezze figure. Il numero uno, prima che iniziasse il campionato, rientrava nelle posizioni d’élite del calcio nazionale. Il bomber, scuola Milan, era stato fortemente voluto in estate tanto da portarlo a Bergamo scucendo dalle casse societarie 6 milioni di euro oltre a un contratto consistente allo stesso attaccante. Di colpo, però, quotazioni e considerazioni nei confronti di entrambi sono precipitate in caduta libera.

A determinarle alcuni gol ritenuti evitabili nelle gare perse con Lazio e Sampdoria da parte di Sportiello; la perdita di confidenza con la porta avversaria da parte della punta. Da qui i sonori mugugni dei supporter comprese le critiche, più o meno, accentuate dei media. Qualcuno ha addebitato l’improvviso calo di forma del portiere alle pressanti voci di mercato che lo davano da un momento all’altro verso club che vanno per la maggiore. Quanto a Paloschi si sta discutendo sulla sua posizione sul manto erboso pretesa da mister Gian Paolo Gasperini. Risultato: con Sportiello e Paloschi non al meglio delle riconosciute possibilità l’Atalanta è collocata all’ ultimo posto. Cosa non ipotizzata al via della stagione sportiva.

Bisogna, quindi, dare una energica sterzata alla precaria situazione. E, allora, perché non invocare una autorevole entrata in scena, contro i granata, delle due pedine citate che per potenzialità e qualità potrebbero raddrizzare a dovere la barca? Naturalmente con l’indispensabile contributo dell’intero collettivo.

Arturo Zambaldo

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