Atalanta, dimenticare subito Genova
per proseguire il sogno europeo

Prima del ko di Genova si magnificava l’Atalanta in virtù del sesto posto in classifica, figlio del blitz di Udine e dell’ 1-0 in rapida successione inflitto alla Lazio.

Di colpo sembra essere precipitati a picco dal paradiso all’ inferno. Caspita, un maggior equilibrio nei giudizi e considerazioni non farebbe male. E dire che complice la classifica non è che i nerazzurri abbiano perso il treno per l’ Europa. Tutt’altro, visto che oggi come oggi saremmo esclusi dalla competizione per un solo punto e dalla Champions per quattro. Naturalmente parlare di rassegne internazionali a 24 ore dal ko ligure ha del paradosso. Ma secondo noi non lo è per nulla, a meno che si voglia cancellare dalla memoria le brillanti prestazioni offerte dalla squadra. Perché allora non considerare la trasferta di Marassi uno spiacevole episodio a sé stante? Non accadrà sempre di sbagliare un rigore sullo 0-0 (parato da Radu e calciato male da Ilicic), di subire il primo gol su autorete (Toloi), di colpire un palo da due passi con Gomez, di finire la partita in nove (espulsi Palomino e Toloi) e di perdere per infortunio un giocatore tanto importante (De Roon) dopo appena tre minuti dal pronti via. Una lunga serie di imprevedibilità avverse nel giro dei novanta minuti di gioco in aggiunta ai dieci di recupero (6’ e 4’). Dimentichiamo in fretta la sfida contro l’undici allenato dall’ ex Cesare Prandelli per riprendere saldamente in mano quell’ obiettivo centrato per due volte di fila.

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