Atalanta, e se fosse proprio l’Inter
a rilanciare la squadra bergamasca?

Atalanta, ridacci la fiducia e l’entusiasmo che ci hai regalato in abbondanza sino a un mese fa o poco più! Non un secolo fa, ribadiamo.

I 24 punti conseguiti e blindati al termine dell’andata son lì da vedere con enorme baldanza, come incancellabili sono state le buone prestazioni (alcune addirittura ottime) coronate da convincenti vittorie.

L’occasionissima per passare di colpo dal bicchiere mezzo vuoto a quello pieno la offre il calendario spendendoci sabato pomeriggio a Bergamo una seria candidata allo scudetto come l’Inter, non un team qualunque. Da folli negare che le difficoltà saranno immense ma in tema di calcio le sorprese, anche le più clamorose, si susseguono non raramente.

Nessuno, del resto, avrebbe scommesso un euro sulla sconfitta interna della squadra di Mancini contro il Sassuolo nell’ultimo turno del torneo. Allora perché considerare la prossima sfida già segnata in partenza per i nerazzurri di sponda orobica? Poi, magari, a fine partita i ko consecutivi, in campionato, saliranno a cinque, ma non fasciamoci la testa prima del tempo.

Da dimenticare la differenza di qualità di cui dispongono i rispettivi allenatori. Da tirare in ballo, per cercare di pareggiare in qualche maniera i conti, l’intensità agonistica dei giocatori che utilizzerà mister Edy Reja e il fattore campo a favore. Quanto al primo elemento è il minimo da pretendere dai giocatori. E siamo in buone mani anche sul fronte dei supporter visto che da sempre la nostra tifoseria è tra quelle più appassionate d’Italia e puntualmente sul «pezzo».

Infine esiste un altro motivo per tener duro in tema di ottimismo: la caccia determinata alla rivincita del match dell’esordio dell’attuale campionato quando l’Inter castigò l’Atalanta unicamente nel corso del minuti di recupero. I ricordi delle amarezze e delle delusioni provate in quelle circostanze dovranno essere di ulteriore sprone. O no?

Arturo Zambaldo

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