Atalanta, il privilegio della monotonia
nell’esaltare una squadra immensa

Concedeteci il privilegio di essere monotoni ma è l’Atalanta a costringercelo. Ripetere che i nerazzurri siano super da qualsiasi angolazione li si voglia ammirare non si può andare incontro a nessuna smentita.

Non è certo il punteggio tennistico sull’inconsistente Brescia a farci prendere da una smisurata euforia. Caso mai è il bilancio delle ultime undici gare che parla di dieci vittorie e un pareggio (tra l’altro sappiamo come è scaturito in casa di sua maestà Juventus). E alle cifre va parallelamente indicato il gioco la cui imitazione non è, evidentemente, alla portata nemmeno dei più blasonati allenatori internazionali.

A far loro scuola, da quattro stagioni sportive a questa parte, è Gian Piero Gasperini, l’allenatore che verrà ricordato con gioioso stupore chissà per quante generazioni. E insieme a lui l’intera rosa, partendo dal trio Gomez-Ilicic-Zapata (in rigoroso ordine alfabetico).

E se portiamo a casa il secondo posto in classifica, tra circa un mese c’è il fantasmagorico richiamo di Lisbona per giocarsi l’accesso alla semifinale di Champions. Un appuntamento da mille e una notte: e noi vogliamo continuare a sognare.

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