Atalanta, ko da metabolizzare in fretta
E meno male che c’è la pausa-Nazionale

Ci si era dimenticati di quanto sia amaro perdere visto che una sconfitta mancava dal febbraio scorso. A capitan Gomez e soci il compito di metabolizzare in fretta lo sgambetto del Torino di domenica a Parma per riprendere a marciare sul copione Atalanta.

E per innestare l’abituale marcia serve dare la classica regolata alla difesa che nelle due gare di avvio del torneo ha incassato cinque gol. Sicuramente troppi tanto più che a mettere i palloni alle spalle dell’incolpevole Gollini sono state avversarie (Spal e appunto i granata di Mazzarri) non di primo livello.

Esenti da responsabilità gli altri reparti? Sì e no, ricordando che il credo calcistico di mister Gian Piero Gasperini parla dell’uno per tutti e del tutti su e giù per il manto erboso. Non a caso da quando il Gasp è a Bergamo ci ha abituato a non annoiarci, praticamente mai, sugli spalti in virtù dell’abbondanza delle reti totalizzate. Al tempo stesso, però, ci siamo fatti l’abitudine a subirne in numero non limitato. Lo strepitoso terzo posto dello scorso campionato è figlio, del resto, di un attacco sì prolifero macchiato, però, da copiosi svarioni indietro. A fagiolo giunge la sospensione di un turno per la Nazionale. L’allenatore piemontese non sprecherà certo un secondo a Zingonia per cercare quanto meno di tamponare le falle nel dispositivo messo sotto accusa. Altra considerazione: alzi la mano chi, presente allo stadio Tardini, non abbia apprezzato per l’ennesima volta le giocate ariose dell’intero collettivo e l’impegno agonistico evidenziati dall’inizio al termine della gara. Risultato finale, naturalmente, a parte.

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