Atalanta, la domenica più complicata
Avanti con il Tanque in cerca di gol

Provarci a tutti i costi, si sa mai che proprio la domenica più complicata possa diventare quella della gioia. Immaginiamo il colpaccio al San Paolo in serata dell’Atalanta, partendo dal presupposto che nessuna formazione dalla Serie A alla Terza Categoria possa andare in campo già battuta, e analizziamo la classifica.

In fondo al tunnel tre punti, con il Cagliari già sconfitto a San Siro con il Milan e il Cesena che attende la visita della Roma. Napoli e Roma, due squadre non in un gran momento ma che fanno sempre paura: sogniamo questo successo, auguriamoci anche la sconfitta del Cesena e si potrebbe così volare a 7 punti (8 contando gli scontri diretti) dalla Serie B e permettere ad Edy Reja un finale di stagione diverso, alla ricerca della migliore Atalanta anche in vista della prossima stagione.

La realtà però non è così rosea. Nelle prime due gare con in panchina il tecnico friulano, che tornerà con emozione al San Paolo contro la sua ex squadra, ha rimediato due 0-0, mostrando una mediocre Atalanta, ad eccezione del primo tempo con l’Udinese. Ripartire quindi da quella parte di match, cambiando però nuovamente formazione. Non dovrebbero esserci clamorose novità e la formazione annunciata alla vigilia pare confermata: l’unico dubbio è la scelta dei difensori per mister Reja, ma Stendardo e Biava sono in vantaggio su Cherubin, il quale ogni volta che viene chiamato in causa risponde presente con grande professionalità; nel ruolo di esterno difensivo destro Masiello è in vantaggio su Bellini, mentre per il resto confermato il nuovo schema, con Denis unica punta nel 4-2-3-1.

Qualche brontolio ormai è abituale tra i tifosi nerazzurri quando vedono in campo un Denis lontano parente di quello che ha entusiasmato Bergamo: mister Reja crede ancora nelle sue qualità e aspetta il gol che lo sblocchi, ritenendolo più adatto come unica punta e con tre giocatori alle spalle. Gomez, Maxi Moralez e Zappacosta, quest’ultimo rientrato dopo l’infortunio con la Juventus: a loro la responsabilità d’inventare qualcosa, mentre il napoletano Migliaccio, in campo al posto dello squalificato Carmona, e Cigarini avranno compiti più difensivi.

Il 3-1 in trasferta della primavera del 2012 rimane l’ultima gioia al San Paolo dei nerazzurri, allora in gol con Bonaventura, Bellini e Carmona mentre per tornare ai 3 punti all’ombra del Vesuvio bisogna scavallare il millennio, al 1997, quando in pochi mesi la formazione bergamasca vinse due volte 1-0, grazie ai gol di Inzaghi e di Caccia. Le fatiche di Coppa potrebbero farsi sentire per i partenopei, che presentano comunque una gran squadra in attacco, tra cui l’ex Manolo Gabbiadini, tanto rimpianto perché di fatto a Bergamo non si è visto in campo con costanza, nonostante nelle ultime 3 giornate abbiano raccolto soltanto un punto. Nel week end c’è stata anche la visita di Papa Francesco Bergoglio a Napoli: la speranza, illusoria, è che la presenza del Santo Padre abbia distolto la concentrazione a tutto l’ambiente.

Le probabili formazioni

NAPOLI (4-2-3-1): 45 Andujar, 11 Maggio, 4 Henrique, 5 Britos, 18 Zuniga, 19 Lopez, 88 Inler, 23 Gabbiadini, 17 Hamsik, 14 Mertens, 9 Higuain. (1 Rafael, 15 Colombo, 16 Mesto, 96 Luperto, 8 Jorginho, 6 De Guzman, 7 Callejon, 24 Insigne, 91 Zapata). All. Benitez.

ATALANTA (4-2-3-1): 57 Sportiello, 13 Masiello, 2 Stendardo, 20 Biava, 93 Dramè; 8 Migliaccio, 21 Cigarini; 22 Zappacosta, 11 Moralez, 10 Gomez; 19 Denis. In panchina: 1 Avramov, 3 Del Grosso, 5 Scaloni, 6 Bellini, 33 Cherubin, 28 Emanuelson, 16 Baselli, 7 D’Alessandro, 95 Grassi, 9 Bianchi, 51 Pinilla, 99 Boakye. All. Reja.

Arbitro: Calvarese di Teramo.

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