Atalanta, la reazione c’è stata
E la classifica ci sorride di più

Due punti persi o uno guadagnato per l’Atalanta in quel di Udine contro il team dell’ex Guidolin? Non rincorriamo la luna anche se occasioni da gol, i due legni colpiti e il rigore per un presunto fallo di Stendardo su Di Natale sono decisamente dalla nostra parte.

Due punti persi o uno guadagnato per l’Atalanta in quel di Udine contro il team dell’ex Guidolin? Non rincorriamo la luna anche se occasioni da gol, i due legni colpiti e il rigore per un presunto fallo di Stendardo su Di Natale sono decisamente dalla nostra parte. Secondo noi, il pareggio va in ogni caso accettato in maniera nemmeno troppo amara.

La reattività dell’intero collettivo alla scoppola casalinga di otto giorni prima con il Parma va considerata, di sicuro, positiva. Tornare a Bergamo da una trasferta, equamente temuta alla vigilia, non sconfitti è già di per sé un motivo rasserenante. Se, inoltre, si rivive la convincente prestazione della squadra, specie nei 45’ iniziali, perché mai si dovrebbe evidenziare una qualsivoglia insoddisfazione?

La stessa classifica si è mossa ed a ben guardare possiamo ulteriormente rallegrarci nell’avvicinarci al termine del campionato in assoluta tranquillità. A livello individuale, Baselli ha ripagato la fiducia di mister Stefano Colantuono che l’ha preferito al titolare fisso Cigarini al pronti via. Tenendo conto dei suoi 21 anni bisogna promuoverlo senza ombra di dubbio. Alla buona prova di Baselli poniamo, però, sull’altro piatto della bilancia quella impalpabile di Denis, rimasto all’asciutto del gol per la terza partita consecutiva.

Ma parliamoci chiaro: chi si azzarda a metterlo anche solo in panchina visto che terminerà, con ogni probabilità, da noi il terzo campionato di fila in pomposa doppia cifra? Altra domanda: se le alternative si chiamano il discontinuo Livaja e il De Luca di Udine varrebbe la pena togliere, di colpo, l’etichetta di inamovibile al nostro Tanque?

Sempre in tema della gara disputata in Friuli qualcuno ha criticato le scelte del tecnico atalantino sui cambi in partita in corso. È il solito senno di poi con il relativo ricorso alle fatidiche controprove mancanti. Spostandoci, infine, al prossimo turno, il calendario, sulla carta, ci favorisce dal momento che spedirà domenica allo stadio Azzurri d’Italia il Chievo. Giocando come a Udine, l’acquisizione della posta in palio sembra proprio a portata di mano.

Arturo Zambaldo

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