Atalanta-Livorno, il 18 luglio si apre il processo

Si aprirà venerdì 18 luglio nella sede della Federcalcio a Roma il procedimento riguardante il deferimento di Atalanta e Livorno, in merito a una presunta combine fra alcuni giocatori delle due squadre. L’appuntamento è per le ore 10 in Federcalcio per stabilire - in primo grado - se è vero o non è vero che Atalanta e Livorno - o alcuni giocatori delle due squadre - si erano messi d’accordo per fissare non solo il risultato dell’andata, ma anche quello del ritorno. Nel dettaglio: pareggio all’andata, pareggio (o forse vittoria a chi fosse più utile) nel ritorno. Come andò, si sa: pareggio all’andata e vittoria dell’Atalanta nel ritorno. Tutto nasce da qui, dal gol di Padoin del 3-2 e dalla rissa che ne derivò, con mezzo Livorno a caccia dell’esterno atalantino, parole grosse e frasi sibilline che furono sentite da qualche federale.Venerdì prossimo il Livorno si presenterà in Tribunale difeso da uno specialista dei guai giudiziari del calcio: l’avvocato Mattia Grassani. Ma l’Atalanta non sarà da meno, e dopo lunghe riflessioni si è affidata all’avvocato Marco De Luca, del foro di Milano. Anche De Luca ha illustri precedenti nel settore: era componente, per esempio, del collegio difensivo del Milan nel processo di Calciopoli. In particolare, è stato De Luca a difendere Galliani nella faccenda dell’addetto agli arbitri Meani.Non è del tutto escluso, comunque, che la società nerazzurra chieda un rinvio dell’udienza, visto che i tempi per la preparazione delle memorie difensive sarebbero ritenuti troppo ristretti: l’Atalanta avrebbe ricevuto le carte processuali solo negli ultimi giorni. Ma l’ipotesi-rinvio non ha trovato conferme nelle ultime ore. Ricordiamo che il procuratore Palazzi ha deferito i due capitani, Bellini per l’Atalanta (che era stato sentito da Palazzi insieme a Padoin il 12 maggio scorso) e Balleri per il Livorno. In più, sempre per i toscani, i gemelli Filippini, e Grandoni. Le due società sono state deferite per responsabilità oggettiva. .Le violazioni contestateMercato, giallo al box nerazzurro

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