Atalanta, l’ottavo posto non è da buttare. Ora guardiamo avanti per ripartire più forti

Il commento Archiviamo la stagione 2021-2022 senza alcun rammarico. Al tempo stesso, però, le aspettative in tema di campagna rafforzamento non mancano.

Sa di amarezza l’ottavo posto in classifica dell’Atalanta? No scherziamo altrimenti si sarebbe perso, come si suol dire, il senso della misura. Certo, anche chi scrive se si fosse vinto addirittura lo scudetto si sarebbe «ubriacato» chissà per quanto tempo. Ma abituati spesso e volentieri a stilare tabelle anti salvezza una collocazione fino al centro della graduatoria al termine del campionato l’avremmo accolta con certificabile soddisfazione. Pertanto archiviamo l’andamento della squadra edizione 2021-2022 senza alcun rammarico. Al tempo stesso, però, di aspettative in tema di campagna rafforzamento ne culliamo parecchie. Personalmente amiamo le novità e con l’ingresso in società del capitale firmato America non dovrebbero proprio mancare. E, allora, via ai sogni fantasticando sia pure a ragion veduta all’entrata nel nuovo parco giocatori di qualche pedina fuori dalle regole contraddistinte. Già in giro si auspica fortemente l’acquisto di un esterno (se non di un paio), di un centrale difensivo (tanto più se Demiral dovesse, come sembra, andar via), di un centrocampista e di un attaccante. Quattro innesto, cioè, di qualità tecniche consolidate. Da risolvere, inoltre, il problema del portiere sempre che non si rinnovi piena fiducia a Musso portiere dagli alti e bassi al suo primo campionato con la maglia nerazzurra. Auspicando, infine, con Gian Piero Gasperini alla guida della squadra al settimo anno consecutivo. Sul prosieguo a Zingonia del Gasp non mancano le premesse: decisivo sarà, comunque, l’imminente faccia a faccia con la dirigenza.

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