Atalanta, magica anche con la Lazio dopo il pareggio con la capolista Inter

Pareggiare in rapida successione con Inter e Lazio è sinonimo di squadra in «palla», nonostante le numerose assenze.

Pareggiare in rapida successione con Inter (candidata numero uno allo scudetto) e Lazio (in solo per un posto in Europa) è sinonimo di squadra strepitosamente in «palla». E lo è ancor di più se è, di questi tempi, un’Atalanta in forte emergenza a causa delle defezioni soprattutto per Covid. Sette, infatti, gli assenti con l’undici di Simone Inzaghi; dieci in meno nella sfida di sabato sera nella capitale. Roba da non credere anche se ci abbiamo fatto il callo da quando regna in quel di Zingonia, il professore Gian Piero Gasperini. È proprio così visto che senza atteggiarsi a piagnisteo l’allenatore piemontese ha per prima cosa preparato l’ostica sfida con la Lazio sotto l’aspetto agonistico esigendo dai giocatori un certificabile animus pugnandi. Parallelamente, però, ha dovuto predisporre idonee controffensive di natura tecnica e tattica. Una delle armi risultate vincenti è stato l’utilizzo dell’appena diciottenne Scalvini nell’inedito ruolo di mediano, affidandogli il complicato compito della marcatura del titolato Milinkovic. Il biondino di Palazzolo sull’Oglio (prelevato dalla Primavera) per un’ora (poi uscito per crampi) ha agito da veterano nei frequenti contrasti sull’avversario ottenendo voti altissimi di rendimento. Da magnificare, sugli altri, anche Demiral che ha esorcizzato nientemeno che Immobile (capocannoniere del torneo) fungendo da autentico leader della retroguardia nerazzurra. Adesso la sosta di una settimana. Accogliamola con evidente soddisfazione al pensiero che alla ripresa del campionato il Gasp con ogni probabilità potrà disporre delle pedine appiedate: se tanto mi dà tanto...

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