Atalanta, Nord vietata ai non abbonati
C’è uno spiraglio: Malagò chiama Alfano

Chiamiamola doccia fredda, o comunque scelta inaspettata. Atalanta-Chievo Verona non sarà una partita per tutti: a sorpresa, sono state comunicate le limitazioni d’accesso per la gara in programma domenica alle 15 al Comunale.

Che, in Curva Pisani, aprirà le porte solo agli abbonati possessori di tessera del tifoso: dunque niente vendita dei biglietti per la singola partita, dunque azzeramento del valore dei voucher. Chi ha già acquistato il tagliando, comunque, potrà entrare in Curva Morosini o, in alternativa, avrà diritto al rimborso (dalle 12 di oggi fino alle 12 di mercoledì 27, nel punto vendita che ha emesso il titolo). Di certo, la limitazione ha spiazzato un po’ tutti e ha complicato i piani della domenica di festa che l’Atalanta sperava di celebrare nel giorno della possibile salvezza.

Sembrerebbe, comunque, che il Prefetto, nei giorni scorsi, abbia chiesto all’Atalanta di mettere nero su bianco le proprie ragioni e il club abbia scritto una lunga lettera, in cui spiegava la mancanza di pericoli per la partita contro il Chievo Verona e in cui sottolineava l’organizzazione della manifestazione nel ricordo di Yara Gambirasio in programma proprio domenica: la lettera è stata girata a Roma, nella speranza di un ripensamento che però, a conti fatti, al momento non c’è stato.

Dura la reazione dell’Atalanta: il presidente Antonio Percassi è furibondo, ma ha preferito per il momento non commentare, attendendo eventuali sviluppi nella giornata di oggi: la speranza è che qualcosa possa cambiare, con il presidente del Coni Malagò che potrebbe spendersi in prima persona e con i parlamentari bergamaschi che hanno già avviato i contatti con il Ministero dell’Interno. Intanto, le parole sono quelle del direttore generale del club nerazzurro, Umberto Marino: «E’ una decisione inaspettata e immotivata, basti pensare che il giudice sportivo nulla ha rilevato a seguito dell’ultima gara, come del resto sta avvenendo da inizio stagione se si esclude un’unica ammenda. Questa decisione danneggia non solo l’Atalanta ed i suoi sostenitori ma tutta la città di Bergamo, dando un’immagine che non corrisponde al vero. La società porta avanti tante iniziative sociali che non possono passare inosservate dalle Autorità Nazionali: contro la Roma c’erano duemila bambini nel settore ospite, per domenica la famiglia Gambirasio ci ha coinvolti per ricordare Yara con una coreografia ad hoc in curva. Il Ministero segnala come gara a rischio Atalanta-Chievo, quando il Club Amici dell’Atalanta sta organizzando con i tifosi clivensi una festa all’insegna del pane e salame. Alto rischio per settanta tifosi del Chievo: ogni commento è superfluo. Spero ci siano ancora i presupposti affinché sia rivista questa determinazione che ferisce la città di Bergamo».

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