Atalanta, ora pensa all’Europa
Uno sguardo ai nostri avversari

Giovedì match importantissimo a Liverpool, ma Gasperini invita a non perdere d’occhio la classifica di A.

Purtroppo la pausa per la nazionale non è servita a ricaricare le pile (fisiche e mentali) dell’Atalanta. Lo si è ben visto nella partita di Milano (sponda interista) con la squadra di Gian Piero Gasperini ben lontana dalla brillantezza alla quale ci aveva abituato a tratti in questa stagione. Per carità, nonostante il 2-0, la squadra non è apparsa in disarmo ma è comunque lontana parente di quella vista in campo fino ad ottobre.

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Nessun allarmismo, però: la classifica è assolutamente dignitosa (Sampdoria a parte si è mosso pochino nell’ultimo turno) e giovedì si va a Liverpool a portare a casa una qualificazione ai sedicesimi di Europa League impensabile il giorno del sorteggio.

Un occhio agli avversari del girone: l’Everton è reduce da un 2-2 sul campo londinese del Crystal Palace e rimane sempre nella parte bassa della classifica a quota 12 punti in 12 partite: il terzultimo posto, che vuol dire retrocessione in Championship è a 3 punti, appannaggio di quel West Ham che ha cambiato da poco allenatore. Sulla panchina c’è ora proprio quel David Moyes che si fece conoscere alla guida dell’Everton. Il Lione, invece è al terzo posto in Ligue 1 a 9 punti dai marziani del Psg di Neymar ma a soli 3 dal Monaco: nell’ultimo match ha però impattato 0-0 in casa con il coriaceo Montpellier. Quarto posto invece per l’Apollon Limassol nel campionato cipriota, a quota 19 ma con 3 match in meno dell’Aek Larnaca che guida a 26 insieme all’Anorthosis. L’Ael Limassol ne ha 22 e una partita in meno. La situazione quindi è molto fluida: nell’ultimo match l’Apollon ha vinto 4-1 in casa dell’Alki Oroklini, terzultima. Ricordiamo che giovedì all’Atalanta (si gioca alle 21,05 italiane) basta un punto e può anche perdere a Liverpool a patto che i ciprioti non vincano in casa del Lione. Fermo restando che l’ultimo turno del girone vede i francesi ospiti dei nerazzurri a Reggio Emilia, in una partita che deciderà il primo posto.

Ma torniamo al campionato, con Gasperini che saggiamente invita anche a guardarsi alle spalle, perché piombare nella lotta per la sopravvivenza è un attimo. Parole magari amare per i tifosi che in questi ultimi mesi si sono abituati decisamente bene, ma ricche di saggezza. Perchè la storia dell’Atalanta non va mai dimenticata, e nemmeno il fatto che fino ad un paio di anni fa si rincorreva la salvezza, festeggiandola come se fosse uno scudetto. Ora l’asticella si è alzata, ma è giusto rimanere sempre con i piedi per terra per evitare brutte sorprese.

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