Atalanta, ora punti importanti
Ma non parliamo di salvezza

Definire determinante, per l’Atalanta, ai fini della salvezza la posta in palio con il Catania ci sembra eccessivo. Più equo e sostenibile, secondo noi, parlare di punti importanti. Poi, naturalmente, se si girerà l’andata a quota 21 sarà festa.

Definire determinante, per l’Atalanta, ai fini della salvezza la posta in palio con il Catania ci sembra eccessivo. Più equo e sostenibile, secondo noi, parlare di punti importanti. Poi, naturalmente, se si girerà l’andata a quota 21 sarà festa.

Ma, razionalmente, ai fini del raggiungimento della quarantina di punti che ogni anno garantisce ciecamente la permanenza in serie A, poco o nulla, dovrebbe cambiare anche in caso di risultato di parità. Da evitare, invece, la sconfitta che, al di là dei calcoli aritmetici, aprirebbe di colpo problematiche da capogiro. A prendere in esame, più di tutti, la realtà del momento spetta di sicuro all’allenatore, ai giocatori e alla dirigenza. Quest’ultima è passata tempestivamente all’azione abbattendo il costo dei biglietti per favorire l’afflusso e relativo sostegno dei supporter nel doppio confronto con siciliani e sardi della settimana successiva. Quanto al mister e al gruppo con il quale ha a che fare chiedere impegno e determinazione è abbondantemente superfluo.

Partite particolari, come quella di domenica prepararle in maniera adeguata, dovrebbero rientrare in un contesto di totale normalità. Se mai, paradossalmente, si corre il rischio che a conti fatti subentri l’effetto contrario a causa del gravoso eccesso di carico di responsabilità. E, in questo ambito, più che di strategie tecniche andrebbero privilegiate sedute di natura psicologica raffinata.

In altre parole da auspicare che la squadra si presenti sul campo al top coniugando al meglio gli aspetti tattici e mentali. Ma lasciateci, infine, ribadire che la gara con il Catania non deve essere letta come una sorta di ultima o spiaggia o giù di lì. Signori, il calendario ricorda altre diciannove partite da disputare e la classifica che disponiamo, comunque, in cassaforte di un tesoretto di quattro lunghezze sulla zona rossa invidiatoci come non mai dai team pericolanti.

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