Atalanta, perché escludere
un blitz sul campo della capolista?

Inutile girarci intorno: si è già cominciato a sognare. E così è spuntato di colpo il «non c’è il due senza il tre».

Non importa se l’impietoso calendario dopo le vittorie di fila di Empoli e, a Bergamo, con la Sampdoria, ci spedirà domenica sera, addirittura, sul manto erboso della capolista Fiorentina. Certo, molto meglio sarebbe affrontare una contendente di blasone inferiore e in difficoltà. Ma dove sta scritto che si parta inesorabilmente battuti prima del fischio iniziale allo stadio Artemio Franchi?

Proprio da nessun angolo, specie se si ricorda l’applaudito copione recitato da capitan Bellini e compagni nell’ultimo match davanti a supporter oltremodo entusiasti. Del resto pure in quel frangente l’Atalanta si era imbattuta nell’ambiziosa Samp reduce peraltro dal Ko inferto alla stessa Roma. E nessuno, riteniamo, può pensare che a distanza di pochi giorni si sia disimparato a giocare in maniera convincente e portatrice di punti in abbondanza. A favore del team di Edy Reja, inoltre, un paio di palpabili valori aggiunti. L’accumulo di autostima e una sopraggiunta e acquisita mentalità a dir poco ideale. In altre parole è subentrata la consapevolezza di tenere autorevolmente testa con chicchessia e una serenità psicologica in grado di scacciare eventuali tossine e fantasmi di ogni provenienza.

Ecco le ragioni per non dare per scontato un pronostico che per gli scommettitori di professione o giù di lì non intendono accordarci. Continuando a guardare dal consueto bicchiere mezzo pieno proviamo a ipotizzare come si metteranno le cose se dall’impianto sportivo toscano giungerà il sorprendente verdetto. Dapprima si toccherebbe per mano un ulteriore balzo in classifica, figlio di un’asticella da alzare senza perdere un istante. Siete d’accordo, almeno su questo?

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