L’Atalanta torna a macinare gol: sette reti in 180 minuti e anche il gioco convince

Sette gol senza incassarne nemmeno uno nelle due ultime partite giocate: tre in Europa League contro l’Olympiacos e quattro lunedì in campionato con la Sampdoria.

In molti sostengono che le avversarie affrontate fossero di scarso livello, ma noi, viceversa, non possiamo che esultare ed esaltare la ritrovata vena dei nerazzurri che hanno ricominciato a giocare come ci avevano abituato fino a qualche mese fa.

A maggior ragione possiamo essere più che felici se contiamo anche le assenze pesantissime: prime fra tutte quelle di Zapata, di Muriel e Ilcic. Ma è proprio qui che entra in scena la maestria di Gasperini, che fa di necessità virtù e riesce sempre a trasmettere i cardini del suo gioco a chiunque metta in campo. L’allenatore di Grugliasco ha raggiunto l’apice di una carriera già di tutto rispetto. I suoi colleghi con cotante assenze si sarebbero disperati, invece lui, zitto zitto, è sempre riuscito a mettere in campo squadre competitive tanto da realizzare ben sette reti nelle ultime due gare, oltre a proporre un gioco aggressivo e sempre spumeggiante.

Bisogna sottolineare anche che, contro i blucerchiati, Musso non sia stato praticamente mai impegnato, a dimostrazione di come il reparto arretrato non molli di un centimetro. Insomma, va ribadito con enfasi che l’Atalanta ha ripreso a marciare da «Atalanta». E con queste premesse, a testa china, si va avanti per tener viva la lotta per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Prossimo appuntamento, con la Roma di Mourinho, da affontare nella capitale sabato 5 marzo.

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