Atalanta, stagione molto positiva
Con ampi margini di miglioramento

Diciamo la verità: nessun appassionato sano di mente il 19 agosto scorso , alla vigilia del campionato (e tanto meno il 1° settembre, a mercato chiuso), poteva prevedere l’Atalanta dov’è oggi.

Dopo meno di tre mesi - quasi un terzo di campionato, due terzi del girone internazionale - 1° posto nel girone di Europa League con la qualificazione ai 16.imi praticamente acquisita e 9° posto in serie A, a -3 da un altro sogno europeo e a +10 sulla zona retrocessione. Numeri impensabili, figli di risultati impensabili in Europa (due vittorie e due pareggi) e di un cammino che poteva fruttare anche più punti in campionato.

Risultati raggiunti proponendo un gioco unico nel suo genere, spettacolare, appassionante anche per chi non è atalantino. Le simpatie che i nerazzurri stanno raccogliendo ovunque sono anzitutto figlie di un atteggiamento coraggioso, della volontà di buttare sempre il cuore oltre l’ostacolo, contro chiunque.Gasperini ha plasmato la squadra ruotando in pratica 16 giocatori di movimento su 10 posti. E si è garantito, nel lavoro studiato per chi restava a riposo, una «tenuta» fisica e di rendimento in linea con il livello della squadra.

I picchi sono stati il 3-0 all’Everton all’esordio in Europa League e il 2-2 in rimonta con la Juventus in campionato. I momenti meno brillanti la sfida all’Apollon di giovedì scorso e i blackout in campionato: un tempo con la Samp, uno col Verona, uno a Udine, la ripresa di domenica con la Spal.Ma complessivamente prestazioni e risultati sono di alto livello rispetto alle abitudini dell’Atalanta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA