Atalanta, un punticino a Torino?
Perché non puntare al successo

Perché non ritenere l’Atalanta in grado di fare bottino pieno a Torino, contro i granata? Sia chiaro, in ogni caso, che con i tempi che corrono, in subordine, non si getterebbe al vento nemmeno il classico punticino.

Domanda-premessa: quale il motivo per cui si è ostinatamente portati a sottovalutare l’organico nerazzurro giudicato, peraltro, completo e qualitativo all’unanimità al pronti via della corrente stagione? Meno male che a rialzare di colpo, le quotazioni dell’undici di Stefano Colantuono ha contribuito, sia pure in parte, la positiva prova di mercoledì scorso con il Napoli e, naturalmente, il pareggio di fine partita. Insomma, è stata una sorta di botta di vita quanto a morale e autostima.

Lo stesso calendario sembra, del resto, darci una mano visto che i prossimi avversari non sono da ambiziosi obiettivi. Nonostante il nostro tormentato percorso d’inizio torneo, i granata ci precedono di tre lunghezze l’equivalente, nel caso di blitz allo stadio Olimpico, di un raggiungimento in graduatoria in piena regola. Di rilevante importanza sarebbe scendere in campo con un adeguato approcio mentale. Guai, infatti, accusare da subito un timore reverenziale dovuto a chissà quale ragione. In tal caso si concederebbe ai contendenti un concreto vantaggio difficilmente accantonabile, poi, nel prosieguo del match.

Da qui l’ ulteriore necessità di innescare quella consapevolezza sui propri mezzi già sottolineata sopra. Altro elemento che induce a guardare il bicchiere mezzo pieno sulla trasferta è il ritorno al gol di German Denis. Rotto il preoccupante digiuno alla nona di campionato chiedere al Tanque di recuperare in fretta il tempo perduto non ci sembra affatto una assurda pretesa. Se ciò accadrà a cominciare proprio dalla sfida con il team di mister Ventura ne potremmo vedere gustare delle belle. Intera posta in palio compresa.

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