Atalanta, un punticino alla volta
Tiene a distanza la zona a rischio

Dopo l’indecifrabile prestazione di Udine avremmo sottoscritto a occhi chiusi la sequenza dei tre pareggi con Napoli (in casa) e Torino e Sassuolo, fuori.

Punti, tra l’altro, meritatamente messi in saccoccia che ci hanno permesso di rimanere puntualmente sopra la zona a rischio. Anche l’ultima gara in Emilia ha evidenziato che i nerazzurri sono ormai sulla buona strada quanto ad approccio mentale, solidità difensiva e atletismo.

Nota dolente l’attacco con il persistente contagocce in fatto di reti. Il palo colpito a metà ripresa dal coriaceo (e non solo) Raimondi non deve, in ogni caso, sminuire il gravoso problema in avanti che si trascina, pressochè, dal pronti-via del campionato. Continuiamo a battere, rigorosamente, sul dente che duole ponendoci la domanda di rito: quando e se Denis tornerà il bomber applaudito nelle stagioni precedenti?

E pensare che sin qui lato debole del Sassuolo è il reparto arretrato con l’Atalanta, però, non in grado di approfittarne. Riproponendo nello specifico la partita con il team allenato da Di Francesco, la suddivisione della posta in palio va giudicata, tutto sommato, equa. Del resto al paio di interventi «alla Sportiello», i nerazzurri hanno contrapposto il citato legno di Raimondi e un possibile calcio di rigore non concesso dall’arbitro.

Mister Stefano Colantuono, adesso, può contare su due settimane (vista l’interruzione) per proseguire nell’ operazione-ricostruzione, intesa nel più ampio senso del termine. Il calendario, alla ripresa delle ostilità, non ci è, purtroppo, clemente considerato l’arrivo a Bergamo di una certa Roma. Ma alzi la mano chi non ritiene l’Atalanta in grado, prima o poi, di recitare l’applaudito copione mandato in onda, spesso e volentieri, nel passato torneo allorquando a farne clamorosamente le spese furono proprio le avversarie blasonate?

Arturo Zambaldo

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