Atalanta, una sola parola: grazie
Pari Borussia, il sogno finisce qui

Una sola parola: grazie. Grazie per aver scritto comunque la storia, grazie per aver fatto sognare migliaia di bergamaschi.

L’Atalanta doveva vincere e invece ha pareggiato contro lo spauracchio delle urne, il Borussia, uno degli avversari più temuti. Bandiere, nebbia, neve e fumogeni. Una scena epica per una partita epica. L’Atalanta risponde ai cori assordanti di oltre 15 mila bergamaschi con un inizio travolgente. Freuler morde le caviglie, Ilicic danza tra gli avversari, il Papu saltella tra i difensori. Ma è Toloi, l’uomo protagonista di un errore decisivo nella gara di andata, a centrare il vantaggio. Il riscatto del brasiliano, che ci mette la suola in spaccata e poi corre sotto la tribuna con un sorriso largo così. Non basta il vocabolario per descrivere le emozioni dei tifosi allo stadio.

Prima della chiusura del primo tempo c’è spazio per l’occasione del raddoppio, sprecata da Cristante. Mani nei capelli per il centrocampista goleador. La ripresa è da tutti in piedi, anche per i brividi che corrono lungo la schiena ogni volta che il Borussia si affaccia dalle parti di Berisha. Che sfodera una parata da campione vero. E poi un erroraccio decisivo sul quale Schmelzer non perdona. Una doccia fredda, freddissima. Al fischio dell’arbitro lo stadio scoppia, non di gioia ma di lacrime e di applausi per questa impresa comunque storica. Il sogno finisce qui.

Reazioni, commenti, pagelle, interviste e il racconto dei tifosi. Su L’Eco di Bergamo di venerdì 23 febbraio sei pagine di approfondimento sull’epilogo di questa storica Europa league.

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