«Basta perdere in trasferta»
De Canio carica il suo Catania

«Non possiamo continuare a perdere in trasferta, dobbiamo liberarci da questo tabù». De Canio e il Catania ci riprovano. Sempre sconfitti nei nove impegni esterni stagionali sin qui sostenuti, i rossazzurri tentano di sbloccarsi a Bergamo contro l’Atalanta.

«Non possiamo continuare a perdere in trasferta, dobbiamo liberarci da questo tabù». Gigi De Canio e il Catania ci riprovano. Sempre sconfitti nei nove impegni esterni stagionali sin qui sostenuti, i rossazzurri cercano a Bergamo contro l’Atalanta il primo risultato positivo lontano dal Massimino, fondamentale per dare seguito al successo di domenica scorsa contro il Bologna.

«I punti che ci mancano in classifica - fa notare De Canio - sono proprio quelli che non siamo riusciti a ottenere fuori casa. Uscire imbattuti dal campo di Bergamo ci permetterebbe di trovare quella continuità indispensabile per il nostro futuro. Prima di parlare di vera svolta, bisogna offrire riscontri sul piano del gioco. Ricordo il naufragio di Torino dopo la vittoria di qualche tempo fa contro l’Udinese: certe battute a vuoto non vanno ripetute».

«Il successo sul Bologna - continua l’allenatore degli etnei - ci ha dato fiducia. Il ritorno di Lodi e il recupero di Bergessio sono stati preziosi. Il morale è cresciuto, ma siamo sempre ultimi. Contro l’Atalanta, avversario molto aggressivo che in casa trova profondità con una certa facilità, mi aspetto una prestazione all’altezza e un risultato positivo».

Tra i venti convocati non c’è il nuovo acquisto Fabian Rinaudo, centrocampista argentino il cui tesseramento è ancora da ratificare. Restano a casa Maxi Lopez, Freire e Monzon, tutti possibili partenti, e gli infortunati Almiron, Bellusci e Alvarez, il cui posto sulla fascia sinistra verrà preso da Biraghi, unica novità di formazione rispetto all’undici che ha battuto il Bologna.

«Ormai - conferma De Canio - non è più tempo di esperimenti. La cessione di Tachtsidis? È un ragazzo di ottime qualità che si è trovato coinvolto nel disagio della squadra. Ha bisogno di crescere e maturare, ma in futuro potrà fare bene»

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