Battaglia, bronzo mondiale nel karate
Ma la bergamasca voleva l’oro in Austria

La karateka Sara Battaglia, capitana della Nazionale italiana di kata femminile (con lei Viviana Bottaro e Michela Pezzetti), ha vinto a Linz, in Austria, la medaglia di bronzo iridata ai campionati del mondo di karate Wkf a cui aderisce la federazione Fijlkam-Coni.

Un risultato non indifferente, ma la bergamasca non nasconde la delusione per il risultato. Perché l’Italia puntava al massimo e ancora non ha digerito la sconfitta per 3-2 nel duello che avrebbe potuto consentirle di lottare per l’oro. Invece nelle fasi di qualificazione, dopo aver asfaltato 4-1 la Macedonia e 5-0 la Slovacchia, c’è stato il sorpasso del Giappone per quel giudizio enigmatico di 3 arbitri a 2, che spesso può anche essere l’inverso, 3-2 per l’altra squadra. Gli arbitri internazionali hanno preferito il kata Suparimpei delle giapponesi al Chatanjara Kushanku delle italiane.

Nella finale di «consolazione», le azzurre con il kata Paiku e soprattutto con un immenso bunkai (simulazione di combattimento) hanno piegato senza problemi la giovane ma intraprendente Croazia: una prestazione fra le più belle di questo Mondiale che ha scatenato una spontanea, ammirata standing ovation. Il Giappone ha vinto l’oro, argento alla Spagna. Ma l’irriducibile Sara da Osio Sopra promette battaglia nei prossimi, prestigiosi appuntamenti.

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