BB14, Calvani e Petronio: sì o no?
Da confermare senza tentennamenti

Vi siete chiesti perchè al termine dei primi due campionati disputati in serie A2 il Bergamo Basket ha provveduto in furia e fretta a sostituire coach e direttori generali?

Semplice: perchè prima la copia Sacco-Bartocci, poi, Dell’Agnello-D’Orta avevano deciso in estate di cambiare aria. Domanda d’obbligo: e se scattasse il malaugurato (in questo caso) non c’è il due senza il tre? Tiriamo allora in ballo Calvani e Petronio, sotto contratto con il club del presidente Massimo Lentsch fino a giugno.

Voci di mercato o se si preferisce del «si dice» sussurrano che a entrambi non mancherebbero proposte di accasarsi da prendere in seria considerazione. Al diavolo se la classifica ha visto la loro squadra recitare il ruolo di fanalino di coda del girone. Del resto Petronio a buon diritto può sventolare ai quattro venti la estraneità assoluta nel confezionare l’insufficiente rosa in quanto trasferitosi da noi con la campagna acquisti-vendite già chiusa. Calvani, da parte sua, ha le carte in regola per sostenere l’inadeguatezza dello stesso organico ereditato dalla dirigenza.

Considerati i dolenti precedenti ai responsabili del sodalizio cittadino non resta che darsi una mossa nel blindare i citati personaggi senza il minimo tentennamento. In tal caso pure il prosieguo della pallacanestro in città di un certo livello sarebbe assicurato, per di più con una ventata di certificabile ottimismo. o no?

Arturo Zambaldo

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