Bergamo superato da Verona (61-65)
Convince Carroll, meno Lautier

Bergamo Basket: siamo di fronte a una rosa candidata sulla carta a lottare per la salvezza.

È la pari categoria Verona a prevalere (65-61 il finale) su Bergamo nell’amichevole giocata sabato 21 settembre al Centro sportivo Italcementi, di via Statuto. Al di là della sconfitta, maturata peraltro al termine di una sfida equilibrata, privilegiamo alcune considerazioni dopo una buona serie di partite ufficiali e non quando mancano un paio di settimane al via del campionato (6ottobre, in casa, con Scafati).

Innanzitutto c’è la conferma di un team confezionato per salvaguardare la A2, ritenuta l’anticamera del basket d’élite. Lo straordinario quarto posto dello scorso torneo risulta figlio degli strepitosi statunitensi Roderik e Taylor in aggiunta alla copia italiana di valore Benvenuti-Fattori. Il Bergamo di adesso si avvale di una pedina importante come l’americano Carroll e un connazionale Lautier le cui qualità tardano a esprimersi sino in fondo. Degli italiani discreti i collaudati capitan Bozzetto e il regista Zugno. Troppo poco o meglio ecco perché siamo di fronte a una rosa candidata sulla carta a lottare per la salvezza (ribadiamo che non si tratta di ripiego purché ci si adatti a interpretare al meglio l’obiettivo). A fine partita ci siamo intrattenuti con patron Massimo Lentsch al quale abbiamo ricordato il famoso tesoretto blindato dalla società utilizzabile per rimpolpare in modo adeguato l’organico.

Sulla partita i parziali: 22-18; 10-15; 19-17; 10-15. Punteggi piuttosto bassi non tanto dovuti alla consistenza delle difese ma alla scarsa consistenza degli schemi offensivi. Nella formazione scaligera da segnalare l’importante assenza dell’americano Love.

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