Biava :«Atalanta a Empoli per vincere»
E prescrive la ricetta per il rilancio

«Giocando come con la Roma si potrà puntare alla vittoria domenica prossima a Empoli. In effetti nella sfida di sabato scorso si è vista un’Atalanta viva sotto vari aspetti in grado di mettere più volte in difficoltà la seconda forza del campionato. In altre parole se si fosse conquistato, quanto meno un punto, nessuno avrebbe avuto di che ridire».

È Beppe Biava a iniettare fiducia e ottimismo alla squadra nella settimana del delicato confronto con l’Empoli, altra formazione coinvolta nel discorso-salvezza. Il trentottenne centrale difensivo di Cenate Sotto, ingaggiato in estate dalla Lazio, ha altresì prescritto la ricetta per tornare imbattuti dalla Toscana: «Servirà tranquillità e al tempo stesso consapevolezza nei propri mezzi. Lo sostengo con cognizione di causa visto che in tanti anni di carriera ho toccato con mano, in diverse circostanze, situazioni del genere. Guai, ad esempio, scendere in campo con l’ansia di dover centrare il risultato ad ogni costo. Molto meglio armarsi di concentrazione e determinazione pronti, poi, a cogliere il momento giusto per approfittare di qualche sbavatura degli avversari».

Sul suo utilizzo a Empoli, Biava che si dice sempre felice per essere tornato nella sua città con la maglia nerazzurra, ha riferito: «Mi rimetto, naturalmente, alle decisioni dell’allenatore. Non c’è giocatore che non aspiri a giocare con continuità: d’altra parte nel mio ruolo non sono l’unico per cui devo fare i doverosi conti con la concorrenza. L’importante è che il mister mi trovi pronto alle chiamate come ritengo di esserlo stato sin qui».

Infine sul suo futuro non ha avuto la minima esitazione nel sostenere che «l’età anagrafica è una cosa, il sentirsi in grado di poter gareggiare a dovere ad alti livelli è un’altra. Oggi come oggi non avverto alcun messaggio di cedimento. Sarò, sicuramente, io a tirarmi indietro nell’istante in cui me ne renderò conto». E con il fisico integro che si ritrova in aggiunta ad una maniacale serietà e generosità professionale prevedere lunga vita sul terreno erboso è davvero facile per chiunque.

Arturo Zambaldo

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