Boakye, bomber atalantino
Ma dove si era nascosto?

Mettiamoci subito il cuore in pace: Boakye, capocannoniere assoluto del team atalantino non potrà giocare domenica con il Cesena perché squalificato.

Se fosse, invece, risultato abile e arruolato mister Colantuono, quanto meno, lo avrebbe presumibilmente inserito, di colpo, tra i candidati per una maglia nella delicata sfida con l’undici romagnolo. Del resto si ha un bel dire che la punta di colore deve ancora maturare per guadagnarsi un posto da titolare ma il suo già certificato fiuto del gol dovrebbe, comunque, far riflettere tutti.

D’accordo, poi, che in questo turno infrasettimanale di Coppa Italia c’era di fronte un complesso di B. In ogni caso occorre tener conto che, sempre, gli irpini nel torneo cadetto occupano una posizione più che dignitosa. Dopotutto, il Cesena non è la Juventus: si trova penultimo in classifica con una serie di problemi tecnici e individuali di notevole spessore.

Peraltro, Boakye, nell’Atalanta a potrebbe ricoprire, pressoché, indifferentemente due ruoli:punta autentica o secondo attaccante che dir si voglia. In altre parole sarebbe l’eventuale sostituto di uno tra Denis, Bianchi e Moralez. Terzetto che di reti, ne ha totalizzate, due, una ciascuno la copia argentina Denis-Moralez. E, magari, pure nel mercato di riparazione di gennaio ci potrebbe essere un improvviso dietrofront da parte della società dopo, appunto, quest’ultima prestazione di Boakye.

Si sa, infatti, che gli operatori Marino e Sartori, considerata la miseria dei cinque gol, per il momento, messi a segno, sono non da ieri assai attivi per porvi un sostanziale rimedio. E se la pedina più idonea per risolvere l’invocata svolta in fase offensiva fosse stata sin qui parzialmente nascosta?

Arturo Zambaldo

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