Calcio italiano con «l’Occhio di falco»
L’idea: gare di campionato all’estero

Il cosiddetto «Occhio di falco» vigilerà sulle linee di porta a cominciare dalla finale di coppa Italia fra Juventus e Lazio il 7 giugno (oppure il 20 maggio, se i bianconeri conquisteranno anche la finale di Champions League).

La Lega Serie A ufficializza la svolta per evitare gol fantasma, e studia una soluzione per dare visibilità al campionato italiano esportando partite ufficiali. Da cinque anni ci sta provando invano la Premier League, e se non ci riesce la lega più ricca e con più appeal d'Europa, la Serie A non se la caverà facilmente, e non solo per i vincoli dei regolamenti Fifa.

Fatto sta che è bastato gettare sul tavolo qualche idea nel corso di una riunione tecnica con Riccardo Silva, licenziatario per i diritti internazionali della Lega Serie A, per scatenare Aurelio De Laurentiis. «Lavoriamo su un progetto per portare la prima giornata di serie A della prossima stagione in dieci città del mondo diverse, Sky permettendo - ha annunciato via radio il presidente del Napoli a lavori in corso, sorprendendo anche qualche collega -. L'idea non è mia e si era partiti da Londra ma poi l'appetito vien mangiando e stiamo pensando a New York, Londra Parigi, Giacarta, Pechino, Shanghai».

L'idea era un po’ diversa: si era considerata la possibilità di giocare all'estero qualche partita degli ottavi di finale di Coppa Italia, che si disputano in gara secca fra dicembre e gennaio. Oppure semifinali e finale, sul modello delle final four dello sport made in Usa. «È molto complesso, ci sono problemi di compatibilità e organizzativi - ha frenato il presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta -. Ci sono tante idee per valorizzare l'immagine del calcio italiano all'estero ma non ci sono decisioni».

Dopo la riunione tecnica e quella della Fondazione sulla mutualità (a cui ha partecipato il presidente della Figc Carlo Tavecchio), durante un'assemblea lampo durata appena un'ora, la Lega Serie A ha invece sciolto il nodo sull'«Occhio di falco», la tecnologia già adottata dalla Premier e dall'anno prossimo anche dalla Bundesliga, che controlla le linee di porta con una serie di telecamere. «Nei prossimi giorni sarà formalizzato l'accordo con la società Hawk Eye», ha annunciato Beretta.

Ancora Beretta ha spiegato anche che sono stati assegnati i diritti tv di Coppa Italia e Supercoppa italiana del triennio 2015/2018 alla Rai per circa 66 milioni di euro al termine della trattativa privata. Più di un milione di euro sarà incassato poi per i diritti radiofonici, venduti sempre alla Rai, e per il pacchetto internet e mobile acquistato da Telecom. La cifra complessiva è inferiore agli 84 milioni di euro richiesti nel bando iniziale, ma superiore ai 60 milioni incassati dalla Lega Serie A nell'ultimo triennio.

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