Ceccon non guiderà in Gp2
Posti ai piloti con sponsor

La storia di Ceccon potrebbe non avere il lieto fine che appare scontato: infatti, dopo un'annata da capogiro, frantumando record di precocità e velocità, Cek rischia di rimanere al palo. Per sottoscrivere contratti con scuderie ai massimi livelli servono assegni a sei zeri.

Domanda numero uno: Senna e Schumacher sono stati grandi campioni solo perché avevano molti soldi? Risposta semplice: no, certo che no. Domanda numero due: Senna e Schumacher sarebbero stati grandi campioni se non avessero avuto alla portata un portafogli sufficientemente gonfio? Risposta più difficile: chi può dirlo, ma molto probabilmente no.

Che il motorsport sia un mondo riservato a chi ha ampia disponibilità economica non è mai stato un mistero, ma è comunque piacevole fantasticare con favole come quelle di un diciottenne senza particolari mezzi che, prima di ottenere la patente, miete vittorie qua e là, arrivando alle porte della Formula 1.

Ma la storia di Kevin Ceccon potrebbe non avere il lieto fine che appare scontato: infatti, dopo un'annata da capogiro, frantumando record di precocità e velocità, Cek rischia di rimanere al palo. Per sottoscrivere contratti con scuderie ai massimi livelli servono assegni a sei zeri, senza i quali anche i risultati ottenuti e l'etichetta di promessa vanno a traballare.

Insomma, per diventare un grande pilota, il talento è una condizione necessaria ma non sufficiente: se sei bravo ma povero rischi di non farcela, se non sei un fenomeno ma hai soldi da spendere nel gotha ci arrivi, magari restando nell'anonimato. E così il 2012 di Ceccon che sembrava in bilico tra Gp2 e Formula 1 rischia di iniziare a gambero, retrocedendo in qualche serie minore: «Al momento ho il 5% di possibilità di correre in Gp2, mi è rimasta giusto qualche speranza», illustra con un pizzico di malinconia il diretto interessato. La carovana salpa per la Malesia non più tardi di lunedì prossimo e sono rimasti giusto un paio di posti da assegnare: «Dispiace ricevere complimenti, capire di essere maturato, avere ottenuto risultati importanti, ma accorgersi che tutto è vano. In questo mondo, l'aspetto economico conta molto, specie ora con la crisi: sapevo che il talento non sarebbe stato sufficiente, ma quel che ho fatto l'anno scorso mi aveva illuso. Mi viene da pensare: chissà quanti potenziali Schumacher non hanno sfondato perché non avevano le garanzie economiche». Rabbia nei confronti dei team? «No, anzi tutti hanno provato a venirmi incontro. Non me la prendo nemmeno con chi non se la sente di investire: semmai sono deluso da chi aveva promesso di spalleggiarmi e poi si è tirato indietro». Insomma, dopo un inverno trascorso parlando di Formula 1 e Gp2, Ceccon potrebbe ritrovarsi senza volante: «Il tempo è dalla mia e sono disposto a tornare indietro in Gp3: se non ci saranno sviluppi entro il primo mese, sono pronto a fare questo sacrificio».<+fine_testo><+copyright>

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