Celebrare il mito di Felice Gimondi
Dalmine gli dedica il velodromo

In questi giorni si moltiplicano le iniziative per ricordare il grande Felice Gimondi. In particolare sembra vicino al decollo quella di cui si è fatto portavoce Gianluigi Stanga che avrebbe individuato nella salita del Poggio un punto in cui realizzare un cippo che ricordi Felice.

Anche Bergamo non può dimenticare un personaggio di questa caratura e sono in corso numerose iniziative. Nel frattempo si sono fatti avanti i dirigenti dell’Unione Ciclistica Sforzatica, storica società operativa da circa 70 anni e quindi ricca di tradizione e di valori. Perché, si sono chiesti, non dedicare il velodromo di Dalmine alla memoria del grande Felice? L’idea è partita da Renato Mora con conta un modesto passato da corridore ma è molto collaborativo quando c’è da dare una mano al ciclismo tanto da affiancarsi all’Uc Sforzatica nel ruolo di consigliere. Nel direttivo della ciclistica è entrata a fare parte da quest’anno Monica Santini che, considerata l’amicizia che legato suo papà Pietro Rosino a Felice, si è presa a cuore l’iniziativa tanto che Mora e Santini si sono fatti promotori di una lettera che in questi giorni è finita sulla scrivania del sindaco di Dalmine, l’avvocato Francesco Bramani. Lettera che, ovviamente, mette in risalto il valore umano e di questo nostro straordinario campione.

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