«Chicco e Ale, sempre nei nostri cuori»
L’Atalanta ricorda la tragedia di Pisani

L’ex attaccante morì con la fidanzata in un incidente stradale 24 anni fa. A lui è dedicata la Curva Nord dello stadio di Bergamo.

Ce lo portò via, insieme alla fidanzata Alessandra Midali, uno schianto contro un pilone dell’autostrada che li stava riportando a casa, di ritorno da una festa di Carnevale a Campione d’Italia, la notte del 12 febbraio 1997. Federico «Chicco» Pisani, fatto esordire in serie A da Bruno Giorgi e lanciato tra i titolari da Emiliano Mondonico, era diventato l’arma in più dell’Atalanta, pronto ad entrare in campo e, con la freschezza del suo dribbling, a scompaginare le difese avversarie. Era un giocatore di prospettiva, ma il destino scelse altrimenti e così, in quei funerali comuni su in Duomo, i due ragazzi furono circondati da una marea di fiori troppo tristi per una festa di San Valentino.

Tantissimi tifosi atalantini, per evidenti ragioni anagrafiche, lo conoscono solo perché ne hanno letto ricordi di una carriera troppo breve e ne scandiscono il nome nei cori, segnale di amore mai dimenticato e trasmesso di generazione in generazione. La curva Nord porta da allora il suo nome e la sua maglia numero 14 è stata ritirata. Dai primi giorni di gennaio, su nel piccolo camposanto di Poggio in Garfagnana, circondato da castagni e imbiancato dalla neve, Chicco non è più solo. L’ha raggiunto papà Enrico, ex calciatore nelle riserve della Fiorentina, che tanto sperava nella carriera di quell’unico figliolo ed ora ha lasciato sola mamma Rosanna. «Muor giovane colui ch’al cielo è caro» cerca di consolarci Giacomo Leopardi. Ma, a volte, preferiremmo che il cielo aspettasse qualche attimo di più.

Pier Carlo Capozzi

Anche l’Atalanta ha ricordato in una nota ufficiale sul sito il suo attaccante:«Il tempo scorre inesorabile, sono passati ventiquattro anni… Ma voi siete sempre qui, in mezzo a noi, nei nostri cuori… Chicco e Ale siete parte di noi. Il Presidente Antonio Percassi e tutta la famiglia Atalanta ricordano sempre con grande emozione ed affetto Federico Pisani e Alessandra Midali - si legge -. Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime. Sant’Agostino».

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