Colantuono sentito oggi a Cremona
per la presunta combine col Crotone

Mister chi? Siamo al dunque. Giovedì 19 marzo a Cremona è il giorno della verità, almeno quella di Stefano Colantuono. Presumibilmente centrata su una serie di «no»: quel «mr» nella chat tra Doni e Santoni non allude al sottoscritto; quel mr che sta (forse) per mister non sono io; nulla c’entro con la presunta combine di Crotone.

È tutto un equivoco e vi spiego perché. Probabilmente questo e altro dirà Colantuono oggi a Cremona al pm Roberto di Martino nell’interrogatorio-audizione in Procura richiesto dallo stesso Cola un mese fa, a botta calda, ancora sotto i colpi della tempesta che ha squassato l’ambiente nerazzurro e i nervi del mister.

Calcioscommesse, lunedì 9 febbraio: dopo 4 anni di lavoro la Procura di Cremona, titolare dell’omerica inchiesta Last Bet, annuncia la chiusura delle indagini, con 130 indagati. Tra questi i soliti Doni, Signori e Mauri e due pessime novità: Stefano Colantuono e il diesse Gabriele Zamagna, che nei giorni scorsi ha chiesto di essere ascoltato dalla Procura ed è in attesa di risposta. Motivo? Entrambi sono indagati per frode sportiva in Crotone-Atalanta 2-2 del 22 aprile 2011. Streghe e fantasmi tornano a ballare sull’Atalanta.

La chat e quelle sigle Il contesto dell’accusa a Colantuono è tristemente noto. Intercettando una chat tra Doni e Santoni del 21 aprile 2011, vigilia di Crotone-Atalanta, la Procura è attirata da due sigle, «mr» e «ds», che sembrano riferirsi a «mister» e «diesse», allenatore e direttore sportivo. Scrive di Martino: «Doni unitamente all’allenatore Colantuono e al direttore sportivo Zamagna dell’Atalanta ed a Santoni Nicola concordava con il Crotone…un over con pareggio di comune utilità per le due squadre che puntualmente si verificava con il risultato di 2-2». Punto e a capo. Gli interrogativi e i dubbi vanno a braccetto.

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