Comark, il successo nel derby
ha riportato l’auspicata serenità

Divergenze di vedute tra la stanza dei bottoni della Comark e lo staff tecnico. Nulla di sorprendente perché da sempre, spesso e volentieri, le varie dirigenze dei club vorrebbero che gli allenatori non vengano meno agli obiettivi di natura sportiva.

In estate, infatti, entrambe le componenti si dimostrano pienamente d’accordo sui traguardi da centrare. Poi, però, inesorabili sono i risultati sul campo ad emettere le sentenze. Parlando della Comark note a tutti le ambizioni del presidente Massimo Lentsch indicanti la salita in serie A2. Lo stesso coach Cece Ciocca, sostanzialmente, non si è mai tirato indietro pur sottolineando la concreta potenzialità delle concorrenti Udine e Orzinuovi.

E, guarda caso, friulani e bresciani comandano appaiate la classifica del girone con la Comark che insegue, staccata di quattro lunghezze. È, proprio, il ritardo sulla copia di testa a sprigionare qualche malinteso di troppo tra presidenza (e non solo) e i preposti alla gestione della panchina. A chi la ragione? Lentsch, secondo noi, potrebbe storcere il naso per le battute a vuoto con Sangiorgese (in casa) e in particolar modo per quella di Lecco, avversarie di seconda-terza fascia. Del resto perdere quelle gare sulle sette disputate c’è di che amareggiarsi specie per un team dai dichiarati, maiuscoli progetti.

Altrettanto sostenibili i messaggi della controparte che incitano alla pazienza visto che l’organico è stato rivoluzionato nei suoi otto decimi. Diatriba che, comunque, fa a pugni con la serenità dell’ambiente. Sappiamo che la netta e convincente vittoria di domenica scorsa nel derby con l’Alto Sebino ha riportato quel clima di serenità tanto necessario per un prosieguo di stagione altamente costruttivo. Da bandire, insomma, in primo luogo, gli alti e bassi di umore a seconda degli eventi della domenica sera. A buon intenditor poche parole…

Arturo Zambaldo

© RIPRODUZIONE RISERVATA