Comark, patron Lentsch tuona:
«Flop inspiegabile, si deve reagire»

«Eh no, è dura digerire un’altra sconfitta dopo quella della settimana precedente a Montichiari. L’ultima, di domenica scorsa, contro Pordenone è ancor più amara perché subita davanti al nostro meraviglioso pubblico e contro avversari che ci seguivano in classifica. Pensare che avevamo acquisito un vantaggio rassicurante, per poi scialacquarlo in maniera incredibile».

Non sono state sufficienti ventiquattro ore di tempo per far smaltire la delusione a Massimo Lentsch, l’appassionato presidente e sponsor della Comark. «Acquisendo la possibile posta in palio - ha continuato - avremmo ripreso quell’operazione-risalita indispensabile per blindare i playoff. Invece, anche se l’obiettivo rimane alla portata dovremo quadriplicare le energie per non fallirlo».

Lentsch non sa spiegarsi l’improvvisa flessione di una squadra che prima dei flop con Montichiari e Pordenone aveva inanellato una serie di cinque vittorie consecutive «Lo sapessi avrei indicato ad allenatore e staff tecnico gli opportuni rimedi. Invece mi sono fidato della reazione dei giocatori e di chi li guida. Bella risposta!».

I recenti mancati successi hanno comportato lo scivolone del team cittadino dal quarto posto all’ottavo in graduatoria. Con la prospettiva, per di più, di scendere ulteriormente di qualche posizione visto che il calendario riserva alla squadra un turno di riposo. Insomma, occorre una profonda riflessione sui mali che attanagliano la squadra per sfruttare appieno la quindicina di giorni che dista dalla ripresa del campionato.

Un lavoro che non mancherà affatto a coach Alessandro Galli e al direttore sportivo Sergio Zonca, suo vicino consigliere. Guai, del resto, dimenticare che sulla carta la rosa viene unanimamente giudicata competitiva.

Arturo Zambaldo

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