Conquistato un punto prezioso
Ma ora c’è da battere il Cesena

Un altro punto conquistato da «Atalanta». Impegno e concentrazione si possono toccare con mano in quel di Empoli. C’è di che accontentarsi vista l’ennesima sterilità dell’attacco (Denis, di nuovo la controfigura rispetto alle precedenti stagioni). Meno male che la difesa ha retto in maniera certificata.

Sugli scudi il portiere Sportiello (non costituisce novità alcuna) e un imperioso nonché gladiatore Stendardo (nascosto, chissà dove, nelle partite iniziali del torneo). In virtù dell’ennesimo e prezioso pareggio lontano da Bergamo, siamo sempre sopra, sia pure di poco, alla zona rossa.

Certo, rimane impalpabile il gioco nonostante che in Toscana fosse rientrato fosforo Cigarini. Pure Gomez, altrettanto richiesto all’unanimità, ha lanciato il mesto messaggio di essere in pieno rodaggio: aspetto, comunque, annunciato, dopo la lunga assenza per infortunio. Tornando all’estenuante digiuno con il gol non è, poi affatto rassicurante che il numero uno dell’Empoli sia rimasto praticamente inoperoso.

Ribadiamo che in una tale situazione essere tornati a casa imbattuti è da considerare positivo. Provate a pensare che settimana si sarebbe trascorsa in caso di sconfitta. Agli evidenti problemi tecnico-tattici si sarebbero sommati quelli di carattere mentale e quant’altri. Invece con il digeribile brodino sorseggiato a Empoli si potrà ospitare domenica prossima, l’abbordabile Cesena con aspetti psicologici rassicuranti.

Infine una menzione particolare e doverosa per Cristian Raimondi che nei pochi minuti disputati prima che lasciasse il manto erboso preoccupato e dolorante aveva battagliato alla grande. In attesa di conoscere l’effettiva entità dell’infortunio gli auguriamo una guarigione, in tempi i più ragionevoli possibili: a indirizzarli l’intero popolo atalantino.

Arturo Zambaldo

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